DOI Heft:
Nr. 2-3
DOI Artikel:Nuove scoperte nel cimitero di Priscilla
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BULLETTINO
questa sia fatta, non trapassando sotterra dall'uno all'altro gruppo,
ma discendendo ad ambedue per l'antica scala da superiori edi-
fici. È d'uopo porre di nuovo sotto gli occhi degli studiosi la
pianta del sotterraneo in relazione con quella degli oratorii e
della basilica, che nell'età della pace quivi sorsero all'aperto cielo;
della basilica, dico, di s. Silvestro, rispetto alla quale le sopra
accennate cripte sotterranee {limino, sanctorum) furono la con-
fessio, cioè l'ipogeo del martyrium l.
Nel più particolareggiato degli itinerarii del secolo settimo
si legge, che i pellegrini giunti al sito dell'ultimo dei cimiteri
suburbani della via Salaria nuova (a quello di Priscilla) ascen-
devano alla chiesa di s. Silvestro; ed ivi trovavano una molti-
tudine di sepolcri di santi, fra i quali è espressamente additato
in spellateci Crescencius, da altri detto Crescentianus 2 ; la vera
forma di cotesto nome a suo luogo dimostreremo essere stata
Crescentio. Le cripte sopra accennate, in una delle quali avevo
riconosciuto il cubicolo di s. Crescenzione, soggiacciono al cul-
mine della collina, a sinistra della Salaria nuova, ove comincia
il declivio di questa verso il ponte sull'Amene. Adunque l'ascenso
aS! ecclesia s. Silvestri doveva essere al principio di quel de-
clivio ; ed il sacro edifizio, in vano fino ad ora cercato, doveva sor-
gere circa il punto culminante della collina. La scala, per la
quale i pellegrini discendevano all'ipogeo degli Acilii ed alle
limino, sanctorum, ove primeggiava il cubicolo di Crescenzione,
doveva avere il capo del suo descenso entro o presso la basilica
medesima di Silvestro. Perciò nel Bull, del 1888-89 p. 107,
ragionando di quella scala e delle colonne rinvenute tra le sue
macerie, scrissi in modo cauto e generico: « cotesto nobile ac-
« cesso dee essere stata opera dei primi pontefici dell'età della
a pace, quando fu costruita sul cimitero di Priscilla la basilica
1 V. Roma sott III p. 425, 426.
2 V. Roma sott I p. 176, 177.
BULLETTINO
questa sia fatta, non trapassando sotterra dall'uno all'altro gruppo,
ma discendendo ad ambedue per l'antica scala da superiori edi-
fici. È d'uopo porre di nuovo sotto gli occhi degli studiosi la
pianta del sotterraneo in relazione con quella degli oratorii e
della basilica, che nell'età della pace quivi sorsero all'aperto cielo;
della basilica, dico, di s. Silvestro, rispetto alla quale le sopra
accennate cripte sotterranee {limino, sanctorum) furono la con-
fessio, cioè l'ipogeo del martyrium l.
Nel più particolareggiato degli itinerarii del secolo settimo
si legge, che i pellegrini giunti al sito dell'ultimo dei cimiteri
suburbani della via Salaria nuova (a quello di Priscilla) ascen-
devano alla chiesa di s. Silvestro; ed ivi trovavano una molti-
tudine di sepolcri di santi, fra i quali è espressamente additato
in spellateci Crescencius, da altri detto Crescentianus 2 ; la vera
forma di cotesto nome a suo luogo dimostreremo essere stata
Crescentio. Le cripte sopra accennate, in una delle quali avevo
riconosciuto il cubicolo di s. Crescenzione, soggiacciono al cul-
mine della collina, a sinistra della Salaria nuova, ove comincia
il declivio di questa verso il ponte sull'Amene. Adunque l'ascenso
aS! ecclesia s. Silvestri doveva essere al principio di quel de-
clivio ; ed il sacro edifizio, in vano fino ad ora cercato, doveva sor-
gere circa il punto culminante della collina. La scala, per la
quale i pellegrini discendevano all'ipogeo degli Acilii ed alle
limino, sanctorum, ove primeggiava il cubicolo di Crescenzione,
doveva avere il capo del suo descenso entro o presso la basilica
medesima di Silvestro. Perciò nel Bull, del 1888-89 p. 107,
ragionando di quella scala e delle colonne rinvenute tra le sue
macerie, scrissi in modo cauto e generico: « cotesto nobile ac-
« cesso dee essere stata opera dei primi pontefici dell'età della
a pace, quando fu costruita sul cimitero di Priscilla la basilica
1 V. Roma sott III p. 425, 426.
2 V. Roma sott I p. 176, 177.