DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
139
CATENE MONOGRAMMATICHE DI METALLO
PER APPENDERE LAMPADE NELLE BASILICHE.
Intorno all'uso delle lucerne e delle lampade nei cubicoli
sotterranei dei cimiteri e poi nelle basiliche; alle loro varie forme
ed al modo di sospenderle dagli archi dei tabernacoli degli altari,
dal mezzo delle loro volte, dagli archi negli intercolunni delle
basiliche, da altre parti varie dei sacri edifici molto è stato scritto
dagli archeologi ; ed in particolare nello speciale trattato intorno
a questo argomento edito da Luca Fanciulli di Osimo: De lu-
cemis lampadibusque pensilibus in aedibiis sacris veterum
Christ. Maceratae 1802. Una particolarità però di siffatte lam-
pade appese, della quale niun esempio nè indizio era stato
fino ad ora rinvenuto od avvertito, ci è stata rivelata dalle sco-
perte avvenute sotto gli edifici annessi all'odierna cattedrale di
Verona. .
Nel gennaio del 1884 cominciarono gli scavi sotto la canonica
annessa alla cattedrale di Verona, che proseguiti nel 1886 e 1888
fruttarono la scoperta del piano d'un grande edificio di forma
basilicale a tre navi, il cui pavimento a musaico d'opera tessel-
lata divisa in quadri chiusi da fasce e da corde intrecciate, adorni
di disegni geometrici varii e di figure di animali, piante, foglie,
frutta, fu fatto per contributo di molti; come quelli delle basi-
liche di Aquileia, Grado, Parenzo, Trieste, Pola 1 ed altri.
1 V. Corp. inscr. Lat. V p. 149-152; ni 365-367; n. 695; 095
1617-1619; Hirschfeld in Arch. epigr. Mittheìlungen am Oesterreich Vili
(1884) p. 248 n. 2.
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CATENE MONOGRAMMATICHE DI METALLO
PER APPENDERE LAMPADE NELLE BASILICHE.
Intorno all'uso delle lucerne e delle lampade nei cubicoli
sotterranei dei cimiteri e poi nelle basiliche; alle loro varie forme
ed al modo di sospenderle dagli archi dei tabernacoli degli altari,
dal mezzo delle loro volte, dagli archi negli intercolunni delle
basiliche, da altre parti varie dei sacri edifici molto è stato scritto
dagli archeologi ; ed in particolare nello speciale trattato intorno
a questo argomento edito da Luca Fanciulli di Osimo: De lu-
cemis lampadibusque pensilibus in aedibiis sacris veterum
Christ. Maceratae 1802. Una particolarità però di siffatte lam-
pade appese, della quale niun esempio nè indizio era stato
fino ad ora rinvenuto od avvertito, ci è stata rivelata dalle sco-
perte avvenute sotto gli edifici annessi all'odierna cattedrale di
Verona. .
Nel gennaio del 1884 cominciarono gli scavi sotto la canonica
annessa alla cattedrale di Verona, che proseguiti nel 1886 e 1888
fruttarono la scoperta del piano d'un grande edificio di forma
basilicale a tre navi, il cui pavimento a musaico d'opera tessel-
lata divisa in quadri chiusi da fasce e da corde intrecciate, adorni
di disegni geometrici varii e di figure di animali, piante, foglie,
frutta, fu fatto per contributo di molti; come quelli delle basi-
liche di Aquileia, Grado, Parenzo, Trieste, Pola 1 ed altri.
1 V. Corp. inscr. Lat. V p. 149-152; ni 365-367; n. 695; 095
1617-1619; Hirschfeld in Arch. epigr. Mittheìlungen am Oesterreich Vili
(1884) p. 248 n. 2.