DOI Heft:
Nr. 1-2
DOI Artikel:La cripta dei SS. Proto e Giacinto: nel cimitero di S. Ermete presso la Salaria vetere
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LA CRIPTA DEI SS. PROTO E GIACINTO
NEL CIMITERO DI S. ERMETE PRESSO LA SALARIA VETERE
Nel passato anno 1893 la Commissiome di archeologia sacra
deliberò di ricercare e porre in luce nel cimitero di s. Ermete
presso la Salaria vetere la cripta storica' dei celeberrimi martiri
Proto e Giacinto ; insigne scoperta del mio maestro p. Giuseppe
Marchi d'illustre memoria avvenuta nel 1845, cui io medesimo
assistei presente, e ne conservo vivissima la memoria e la pia
emozione 1. La cripta fu tosto riempiuta allora di terre e di nuovo
sepolta, come barbaramente si costumava prima che Pio IX di
s. mem. istituisse la pontificia Commissione predetta. La quale
ha eziandio deliberato di far concorrere a questa nobile impresa
quanto avanzò dal grazioso contributo dei tanti miei amorevoli
per festeggiarmi nel genetliaco settuagenario l'anno 1892. Avrei
voluto senz'indugio rendere conto dell'impresa nel.Bullettaio dello
scorso anno. Ma colpito da improvvisa paralisi il 29 maggio, ho
dovuto sospenderne il corso. Pur troppo il malore è assai lungi
dall'essere vinto; ciò non di meno, poiché è piaciuto al Signore
conservarmi intera la mente e le sue facoltà, riprendo oggi, come
posso, la desiderata pubblicazione periodica, benché con molto
disagio ed impedimento di consultare libri e manoscritti per le
1 V. Marchi, Monum. prim. delle arti cristiane p. 238 e segg. tav. XLVII
e XLVIII : cf. Allard, Lei demicres perséctmom du troisième si tela
pag. 363 e segg.
NEL CIMITERO DI S. ERMETE PRESSO LA SALARIA VETERE
Nel passato anno 1893 la Commissiome di archeologia sacra
deliberò di ricercare e porre in luce nel cimitero di s. Ermete
presso la Salaria vetere la cripta storica' dei celeberrimi martiri
Proto e Giacinto ; insigne scoperta del mio maestro p. Giuseppe
Marchi d'illustre memoria avvenuta nel 1845, cui io medesimo
assistei presente, e ne conservo vivissima la memoria e la pia
emozione 1. La cripta fu tosto riempiuta allora di terre e di nuovo
sepolta, come barbaramente si costumava prima che Pio IX di
s. mem. istituisse la pontificia Commissione predetta. La quale
ha eziandio deliberato di far concorrere a questa nobile impresa
quanto avanzò dal grazioso contributo dei tanti miei amorevoli
per festeggiarmi nel genetliaco settuagenario l'anno 1892. Avrei
voluto senz'indugio rendere conto dell'impresa nel.Bullettaio dello
scorso anno. Ma colpito da improvvisa paralisi il 29 maggio, ho
dovuto sospenderne il corso. Pur troppo il malore è assai lungi
dall'essere vinto; ciò non di meno, poiché è piaciuto al Signore
conservarmi intera la mente e le sue facoltà, riprendo oggi, come
posso, la desiderata pubblicazione periodica, benché con molto
disagio ed impedimento di consultare libri e manoscritti per le
1 V. Marchi, Monum. prim. delle arti cristiane p. 238 e segg. tav. XLVII
e XLVIII : cf. Allard, Lei demicres perséctmom du troisième si tela
pag. 363 e segg.