DOI Heft:
Nr. 3
DOI Artikel:Le origini della chiesa dell'aracoeli
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
85
LE ORIGINI DELLA CHIESA DELL'ARACOELI.
Una delle chiese di Roma più notabili per la celebrità clas-
sica del luogo ove sorge è quella di s. Maria in Aracoeli. Quanta
sia però l'oscurità, che ne involge le origini, è manifesto da quanto
ne scrivono il p. Casimiro nei primi capi della celebre storia di
questa chiesa, il Jordan nella Topographie der Stadt Rom ivi
Alterthum I, 2, p. 112, il eh. comm. Tomassini nella recensione
dell'opera del Jordan ', e quanti più recentemente ne hanno toc-
cato. Laonde qualunque monumento si scopra capace di dar qualche
luce su tale punto merita d'essere attentamente notato. Tale mi
sembra la metà d'un architrave con le lettere greche Hrb'MENOC
aggruppate in monogramma cruciforme, trovato negli sterri sul-
l'alto del Campidoglio nel sito dell'antico monastero annesso alla
chiesa. Il trovamento avvenne nel 1892 2. È chiaro, che nel
lato mancante dell'architrave era scritto il nome dell'egumeno ;
il monumento sembra del secolo in circa ottavo, quando in Roma
tanto si moltiplicarono i cenobiti greci bizantini. Sembra assai
probabile, che la descritta pietra appartenga al luogo dal quale
tornò in luce. Niun indizio favorisce la trasmigrazione dell'epi-
stilio da altro monastero alla vetta del Campidoglio. È adunque
verisimile, che esso sia monumento dei monaci greci col loro
egumeno stanziati prima dei Benedettini in s. Maria in Gapitolio ;
e come tale merita d'essere segnalato agli studiosi di Roma cri-
stiana nei primi secoli del medio evo.
1 Archivio della società romana di storia patria, 1886 p. 645.
2 V. Gatti nelle Notizie degli scavi ecc., 1892 pag. 407.
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LE ORIGINI DELLA CHIESA DELL'ARACOELI.
Una delle chiese di Roma più notabili per la celebrità clas-
sica del luogo ove sorge è quella di s. Maria in Aracoeli. Quanta
sia però l'oscurità, che ne involge le origini, è manifesto da quanto
ne scrivono il p. Casimiro nei primi capi della celebre storia di
questa chiesa, il Jordan nella Topographie der Stadt Rom ivi
Alterthum I, 2, p. 112, il eh. comm. Tomassini nella recensione
dell'opera del Jordan ', e quanti più recentemente ne hanno toc-
cato. Laonde qualunque monumento si scopra capace di dar qualche
luce su tale punto merita d'essere attentamente notato. Tale mi
sembra la metà d'un architrave con le lettere greche Hrb'MENOC
aggruppate in monogramma cruciforme, trovato negli sterri sul-
l'alto del Campidoglio nel sito dell'antico monastero annesso alla
chiesa. Il trovamento avvenne nel 1892 2. È chiaro, che nel
lato mancante dell'architrave era scritto il nome dell'egumeno ;
il monumento sembra del secolo in circa ottavo, quando in Roma
tanto si moltiplicarono i cenobiti greci bizantini. Sembra assai
probabile, che la descritta pietra appartenga al luogo dal quale
tornò in luce. Niun indizio favorisce la trasmigrazione dell'epi-
stilio da altro monastero alla vetta del Campidoglio. È adunque
verisimile, che esso sia monumento dei monaci greci col loro
egumeno stanziati prima dei Benedettini in s. Maria in Gapitolio ;
e come tale merita d'essere segnalato agli studiosi di Roma cri-
stiana nei primi secoli del medio evo.
1 Archivio della società romana di storia patria, 1886 p. 645.
2 V. Gatti nelle Notizie degli scavi ecc., 1892 pag. 407.