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Bullettino di archeologia cristiana — 5.Ser. 4.1894

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Marucchi, Orazio: Conferenze di archaeologia cristiana: (anno XIX 1893-1894)
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https://doi.org/10.11588/diglit.18560#0176
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174

BULLETTINO

CONFERENZE DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

(Anno XIX 1893-1894)

3 giugno 1894>

(Continuaz. e fine: v. fase. prec. p. 126)

Il prof. Stornatolo ricordò che in un'altra seduta di queste
Conferenze aveva parlato di una miniatura del cod. urbinate greco
n. 2, in cui si vede s. Giovanni, che detta l'Evangelo ad un giovane, e
come in pitture simili di altri codici evangeliarii (cfr. Gori, Dis-
tica ecclesiastica, p. 15, tav. III) il giovane, che scrive sotto il
dettato dell' evangelista, è segnato col nome IlQÓxoQog. Ora egli
studiando le sottoscrizioni degli Evangeli nei codici antichi ha
trovato, che oltre alla tradizione riferita, ne esisteva un' altra
che attribuisce questo vanto a Papia di Jerapoli nella Frigia,
anch'egli discepolo dell' Evangelista. Una testimonianza è data
dal cod. Vat. Aless. n. 14, del sec. IX, la quale dice: Evan-
gelium Joìiannis manifestatum et datum est ecclesiis ab Johanne
adhuc in corpore constituto, sicut Papias... discipulus Johannis
carus... retulit. Discripsit (sic) vero evahgelium dictante Johanne
recte.

Un'altra risulta da una nota premessa ad un prologo di un

anepigrafo presso il Corderio, la quale dice : vnayÓQsvae

(sic) rò evccyyéhov (i. e. Johannes) rij? èavvov [ladrjv^ Harem
ev^mxm r<>; IsqaTcolvrrj. Queste due testimonianze sono riportate
anche dal Tischendorf, N. T. graece et octava critica maior.
Yol. II, p. ultima.
 
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