DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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loro meritata: sed illucl quaeramus si omnis ecclesia pe-
tere possit aliquem peccatorum ut solvatur a condemnatione
peccati, maxime autem, si quando habeat perditionis celerà
opera, ad benefaciendum autem Ecclesiae impiger sit
La mia attenzione su questo insigne passo è stata eccitata
dal eh. p. Kneller S. /., che nel Zeitschrift fur katholische
Theologie (Innsbrukc 1894 pp. 412, 413) ne applica le pa-
role alla condizione, in che dovè trovarsi Marcia concubina di
Commodo, della quale Dione Cassio e l'autore dei Filosofumeni
narrano quanto essa fu fautrice dei Cristiani. Io applico la me-
desima testimonianza a quanto ho detto degli Àcilii Glabrioni,
e della condizione in che alcuni di essi si trovarono rispetto alla
religione cristiana nel corso dei primi tre secoli.
VI.
Anfore con segni cristiani ti'ovate sul Palatino.
Nel Bullettino 1890 p. 41 e seg. ragionai delle sigle XMr
scritte col minio sopra alcune anfore trovate in Roma; special-
mente in una della antica casa dei ss. Giovanni e Paolo sul
Celio. Dimostrai che quelle sigle sono proprie dell'epigrafia cri-
stiana della Siria, e probabilmente dimostrano la provenienza
asiatica, forse da Rodi, del vino contenuto in quei fittili. Un altro
esemplare di siffatte anfore con le predette sigle spiccatamente
dipinte in rosso isolate nella prima linea sulla campana del vaso
è stato rinvenuto nel marzo 1893 nello sterro dello Stadio al Pa-
latino, presso il lato che confina coll'orto di s. Bonaventura. Ne
ho avuto un disegno esattissimo dal sig. prof. G. Gatti, il quale
ha notato anche tracce del principio d'una seconda linea; il ri-
1 Migne, Patrol. graec. tom. XIII p. 1772 in Matheum commen-
tariorum series § 120.
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loro meritata: sed illucl quaeramus si omnis ecclesia pe-
tere possit aliquem peccatorum ut solvatur a condemnatione
peccati, maxime autem, si quando habeat perditionis celerà
opera, ad benefaciendum autem Ecclesiae impiger sit
La mia attenzione su questo insigne passo è stata eccitata
dal eh. p. Kneller S. /., che nel Zeitschrift fur katholische
Theologie (Innsbrukc 1894 pp. 412, 413) ne applica le pa-
role alla condizione, in che dovè trovarsi Marcia concubina di
Commodo, della quale Dione Cassio e l'autore dei Filosofumeni
narrano quanto essa fu fautrice dei Cristiani. Io applico la me-
desima testimonianza a quanto ho detto degli Àcilii Glabrioni,
e della condizione in che alcuni di essi si trovarono rispetto alla
religione cristiana nel corso dei primi tre secoli.
VI.
Anfore con segni cristiani ti'ovate sul Palatino.
Nel Bullettino 1890 p. 41 e seg. ragionai delle sigle XMr
scritte col minio sopra alcune anfore trovate in Roma; special-
mente in una della antica casa dei ss. Giovanni e Paolo sul
Celio. Dimostrai che quelle sigle sono proprie dell'epigrafia cri-
stiana della Siria, e probabilmente dimostrano la provenienza
asiatica, forse da Rodi, del vino contenuto in quei fittili. Un altro
esemplare di siffatte anfore con le predette sigle spiccatamente
dipinte in rosso isolate nella prima linea sulla campana del vaso
è stato rinvenuto nel marzo 1893 nello sterro dello Stadio al Pa-
latino, presso il lato che confina coll'orto di s. Bonaventura. Ne
ho avuto un disegno esattissimo dal sig. prof. G. Gatti, il quale
ha notato anche tracce del principio d'una seconda linea; il ri-
1 Migne, Patrol. graec. tom. XIII p. 1772 in Matheum commen-
tariorum series § 120.