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Bullettino di archeologia cristiana — 5.Ser. 4.1894

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Marucchi, Orazio: Conferenze di archeologia cristiana: (anno XIX 1893-1894)
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https://doi.org/10.11588/diglit.18560#0109
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

107

Il segretario Orazio Marucchi aggiunge che essendosi egli
recato poco prima nel cimitero di s. Ermete, aveva potuto vedere
alcune altre iscrizioni trovate nello scavo, delle quali diè qualche
cenno, e fra queste un piccolissimo frammento damasiano, che
probabilmente apparteneva ad uno dei due carmi posti da Da-
. maso nella cripta di s. Giacinto e forse al principio di quel
verso,

Sanctorum monumenta vides patefacta sepitlcris.

Dopo il p. Cozza vice-presidente disse che essendosi recen-
temente aperta in S. Maria Maggiore, l'urna contenente le re-
liquie della sacra culla ed essendo stato invitato egli insieme
al p. Lais per l'esame del monumento, credeva opportuno dare
una relazione di questo studio.

Il p. Cozza cominciò a parlare della mutila epigrafe greca
scritta sopra una delle tavole, e dichiarò come fosse destinata
ad ornare un quadro con figure in oro: e con i documenti provò
essere stata questo quadro la custodia delle sacre fasce sino
al 1527 in cui nel sacco del Borbone fu depredato insieme colla
preziosa cassa della culla. Dimostrò con documenti da oggi sino
al secolo XI come questi sacri pegni fossero costantemente ve-
nerati. Esaminò le anteriori memorie e provò che nulla si op-
poneva alla ricevuta tradizione, che quei sacri resti fossero spediti
a Roma a papa Teodoro, nativo della santa città, nel tempo
che i luoghi santi furono invasi dai Maomettani, cioè verso la
metà del secolo settimo. Distrusse abilmente le difficoltà per
quest'epoca, come quella che in un titolo di omelia di s. Gre-
gorio la basilica è detta post Praesepe relativamente a s. Andrea
in Gatabarbara. Disse che tale indicazione suppone un'illustratore
dimorante nel lato opposto del Laterano, residenza di papa Gre-
gorio; giacché, se questo pontefice l'avesse posta, avrebbe dovuto
dire ante praesepe. Così pure sciolse la difficoltà di una dona-
 
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