DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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abbondanti quel sommo, il quale sì dotte cure vi spese per pub-
blicarla, dico l'emo card. A. Mai. Il quale scrisse, che il Ma-
rini egregium hoc opus perfectum, illustratum limalumque,
quantum gravitai prolixitasque rei postulabat, non reliquit ; e
con questo giudizio consuona anche quello del grande maestro
degli epigrafici studi Bartolomeo Borghesi. In fatti sembra, che
il Marini abbia voluto adunare tutti quei monumenti, i quali
veri o falsi, cristiani o pagani, aveano faccia ed apparenza di
cristiani, o per tali erano stati tenuti ; riserbandosi poi a corre-
dare di annotazioni critiche una siffatta raccolta, le quali avreb-
bero infuso la vita, e sparsa la luce su quella massa inerte ed
oscura di coacervati monumenti. Ma a far questo non gli bastò
la vita, ch'egli menò occupatissima in altri insigni letterari la-
vori; ed anzi ne fu distolto dalle turbinose vicende dei tempi,
che sveltolo da Eoma lo sospinsero a Parigi. Quasi non altre
annotazioni egli lasciò nelle sue schede, fuor che le sole indica-
zioni dei libri, ond'erano state tratte le singole copie delle iscri-
zioni. Aggiungi, ch'egli non fe' uso di parecchi codici anche Va-
ticani (a lui certamente non ignoti) ricchissimi di cristiane iscri-
zioni o nuove o meglio trascritte; e che arrestatosi all'a. 1800,
nè anche quelle moltissime, ch'egli medesimo dopo quell'anno
collocò e dispose nel museo Vaticano, inserì nel suo manoscritto.
Laonde tra per questi difetti e per altri, i quali richiederebbono
il riconfrontare con gli originali tutta quell'immensa serie di copie,
il Mai ne intralasciò la incominciata edizione ; dopo averne però
messo in luce poco meno che tutto il primo volume, e non pic-
cola parte del secondo; cioè a dire quella parte appunto, nella
quale i monumenti di maggior conto erano compresi, e per la
quale avea cominciato lo stesso Marini a mettere in ordine le
annotazioni. Così per questa edizione, comechè non intiera, è stata
assicurata al Marini la gloria postuma di quest'opera imperfetta
sì ma pur utilissima e laboriosissima; e reso facile a chicchesia,
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abbondanti quel sommo, il quale sì dotte cure vi spese per pub-
blicarla, dico l'emo card. A. Mai. Il quale scrisse, che il Ma-
rini egregium hoc opus perfectum, illustratum limalumque,
quantum gravitai prolixitasque rei postulabat, non reliquit ; e
con questo giudizio consuona anche quello del grande maestro
degli epigrafici studi Bartolomeo Borghesi. In fatti sembra, che
il Marini abbia voluto adunare tutti quei monumenti, i quali
veri o falsi, cristiani o pagani, aveano faccia ed apparenza di
cristiani, o per tali erano stati tenuti ; riserbandosi poi a corre-
dare di annotazioni critiche una siffatta raccolta, le quali avreb-
bero infuso la vita, e sparsa la luce su quella massa inerte ed
oscura di coacervati monumenti. Ma a far questo non gli bastò
la vita, ch'egli menò occupatissima in altri insigni letterari la-
vori; ed anzi ne fu distolto dalle turbinose vicende dei tempi,
che sveltolo da Eoma lo sospinsero a Parigi. Quasi non altre
annotazioni egli lasciò nelle sue schede, fuor che le sole indica-
zioni dei libri, ond'erano state tratte le singole copie delle iscri-
zioni. Aggiungi, ch'egli non fe' uso di parecchi codici anche Va-
ticani (a lui certamente non ignoti) ricchissimi di cristiane iscri-
zioni o nuove o meglio trascritte; e che arrestatosi all'a. 1800,
nè anche quelle moltissime, ch'egli medesimo dopo quell'anno
collocò e dispose nel museo Vaticano, inserì nel suo manoscritto.
Laonde tra per questi difetti e per altri, i quali richiederebbono
il riconfrontare con gli originali tutta quell'immensa serie di copie,
il Mai ne intralasciò la incominciata edizione ; dopo averne però
messo in luce poco meno che tutto il primo volume, e non pic-
cola parte del secondo; cioè a dire quella parte appunto, nella
quale i monumenti di maggior conto erano compresi, e per la
quale avea cominciato lo stesso Marini a mettere in ordine le
annotazioni. Così per questa edizione, comechè non intiera, è stata
assicurata al Marini la gloria postuma di quest'opera imperfetta
sì ma pur utilissima e laboriosissima; e reso facile a chicchesia,
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