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ha notato il Big. Boschini, che la fabbricazione del suo anche nei tempi, in cui era andata fuori d' uso in Ilo-
asse (e cosi dirò degli spezzati) non sembra onninamente ma , non potendosi dubitare che nel paese degli Osci
romana. Il loro lavoro è evidentemente di una finezza molto più a lungo si conservasse , come conservavasi ef-
insolita , specialmente nel bronzo , agli artefici della fettivamente dopo la metà del secolo settimo, mentre ar-
ciltà di Romolo ; ed è questo senza controversia l* asse deva la guerra sociale , secondo attestano le medaglie
più bello, per rapporto all' arte , di' io mi abbia mai di quella guerra edite dal Mionnet nel supp. p. 226 ,
veduto. Egli è anche più sottile dell' ordinario e conia- n. 192 , ig4 , 200. »

to con maggior diligenza. La sensibile diminuzione del » ^ con ciò sarà anche diminuita di molto la novità
suo peso sembra indicarne , eh' egli non debba essere di vedere giovanile una delle due facce di Giano, giac-
anteriore al settimo secolo di Roma ; nel qual caso reca chè questo nume vedesi appunto rappresentato imberbe
non poca maraviglia la forma osca dell' A costanlemen- nel citalo denario doppio e nell' aureo già della Vetu-
te mantenuta in tutte queste monete , e che a quel ria , che per le cose superiormente dette sono stati
tempo in Roma era da un pezzo andata in disuso.Ma ciò anch' essi stampati nella Campania. 11 che premesso , e
che sorprende sopra ogni altra cosa è la novità di aver discendendo ora alla interpretazione delle lettere , io
fatto giovanile una delle due facce di Giano , tuttoché trovo grande difficoltà nello spiegare quel CA col co-
possa trovarsene facilmente la ragione , se è vero che gnome o nome di un monetiere; e ciò per due ragioni.»
si dipinga bifronte, quia praclerita etfutura respicc- » La prima , perchè i zecchieri romani non usarono
rei; mentre allor potrà star bene, che 1' aspetto di vec- di terminare le loro abbreviature di una sillaba con una
chio riguardi il passato , e quello di giovane 1' avveni- vocale , ma sempre con una consonante ; onde abbiamo
re. Tutto ciò mi porta facilmente a credere , che questi PVR, VER , CAR, VAR, NAT, SAR, MET, TAMP,
nummi siano stati battuti nella Campania. È noto ge- CALD ' AVG > MAX ' T™ ' MAT ' TAL ' CR0T '
neramente quanto questi popoli superassero i Romani TOD, RVF, e così via discorrendo. L' altra pof, molto
nell' arte della incisione ; e i moderni numismatici con- P»ò grave, si è, che i monetieri non scrissero mai il loro
vengono , che molte medaglie , quantunque portino im- nome sopra ambedue i lati della medaglia , non couo-
presso ROMA, sono nondimeno di fabbrica Campana.3 scendosene che un solo esempio nel n. V tav. I della
a In fatti , chi può più ora contraddire a questa opi- gente Calpurnia; il quale però non è vero, essendo slato
nione esposta e difesa dal mio amico cav. Avellino nel mal letto quel nummo , siccome proverò in una delle
primo numero del suo giornale numismatico p. 3 , dopo mie osservazioni. AH' opposto considero che un abbre-
il confronto che si è fatto del doppio denario Morelliano «attira siffatta è frequente nei nomi delle città , onde
(lab. 3 , incerta , n. 1 , 2) col medaglione di Capua ME abbiamo sulle monete di Metaponto , TA in quelle
edito dal Daniele , e cogli altri nummi di Acerra , tutti di Taranto , VE in Venosa, TPT in Grumento , PH
riferiti dal Mionnet (t. I, p. 110,112: sup. t. I p. «n Reggio, e così in altre molte. Del pari non trovo che
234.) ? E così pure dopo il confronto della Morelliana altra cosa si sia mai costumato di scrivere nelle due fac-
d' oro (tab. I koma , n. VI) e delle sue partizioni, non ce della stessa medaglia , se non talvolta il nome della
conosciute da quel numismatico, colf altra Capuana del- stessa città in cui fu coniala , del che, senza uscir dal-
lo stesso Mionnet (sup. t. I p. 234, » n. aijj , 242) ; Y Italia, abbiamo qualche esempio in Crotone, in Caulo-
dell'aureo anticamente attribuito alla gente Veturia , nia,in Posidonia, in Hyrtum, ed anche nella stessa Ro-
con un'altra della stessa città; e dello slesso supplemen- ma , ma specialmente (ciò che fa più al nostro propo-
to n. 24p,e25o, della Morelliana (tab. 3 roma n. sito) ne'due nummi baltuti anch'essi fuori della capitale
IV) colla somigliantissima di Acerra (Mionnet sup. p. ed iscritti ROMANO da entrambi i lati , che sono rife-
281, n. 225) , e del n. VI della stessa tavola colla Ca- riti dall' Eckhel t. V p. 4-9, e del San Clemente t. I ,
puana del medesimo supp. p. 235, n. 245. Il che po- p. 263. Avvertendo dunque , che queste medaglie , se-
sto , sarà facilmente spiegala la forma arcaica dell' A condo tulle le apparenze, sono state impresse nella Cam-
 
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