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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 4.1876

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Elogio di M. Valerio Messalla, e notizie concernenti la scoperta di esso
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https://doi.org/10.11588/diglit.10817#0055
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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE

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Alle notizie esposte dal prelodato illustre epigrafista in-
torno la scoperta di questa erudita iscrizione, nulla potrei aggiun-
gere di più preciso: poiché il mensolone in cui quella è scolpita
fu rinvenuto giacente in suolo di scarico, a mediocre profondità
sotto il piano della via del tempio della Pace. Ora il piano della
città imperiale corrisponde quivi (come vedremo fra breve) alla
profondità enorme di m. 10, 00: di guisa che il trasferimento del
sasso dal luogo primitivo a quello del suo rinvenimento, dee
essere avvenuto circa il secolo XVI0 o XVII0, allorché il suolo
urbano non avea peranco raggiunta l'odierna elevazione.

Non è certamente possibile determinare con sicurezza da
quale edificio provenga il titolo di Messalla, ridotto per la vi-
cenda de' tempi all' umile ufficio di mensola : ma non credo di
andar lungi dal vero attribuendolo alla vicina basilica Nova in-
cominciata da Massenzio, e condotta a termine da Costantino :
poiché 1' uso di siffatte mensole, anche come semplice motivo di
decorazione, è comune ne' monumenti della fine del secolo III0,
siccome può vedersi nelle terme di Diocleziano e di Constantino, nel-
l'abside esistente nell'orto del monistero di s. Croce in Gerusalemme,
ed altrove. Forse, allorché nell'anno 1614 il pontefice Paolo V° tolse
dalla basilica di Costantino l'ultima colonna superstite nella nave di
mezzo, per innalzarla nella piazza di s. Maria Maggiore con l'opera
di Carlo Maderno, sarà stata tolta di luogo anche la mensola,
e venduta a qualche scalpellino, secondo il costume dei tempi.
Così allorquando alcuni anni prima si scoprirono gli avanzi
dell' arco di Claudio fra il portone del palazzo di Carbognano,
in piazza di Sciarra, e 1' angolo della casa già di s. Giacomo
degli Incurabili — ora nobilmente riedificata in forma di palazzo,
di proprietà ed uso della Cassa di Risparmio — dopo posti in
serbo i frammenti principali per adornarne i giardini di Gio:
Giorgio Cesarino a s. Pietro in Vinculis, e del Cardinal Bar-
berino alle Quattro Fontane, i materiali più vili furon venduti
a marmorarii ; e il solo Flaminio Vacca n' ebbe centotrentasei
 
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