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Visconti, Pietro Ercole: Cneo Domizio Ahenobarbo
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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE
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CNEO D0M1ZI0 AHENOBARBO 1
(Tav. XIII).
Quello che dobbiamo alla numismatica quanto al conoscere
per lei i ritratti de'grandi uomini -del tempo antico, che così
spesso ne dà a vedere autenticati dal nome che gli accompagna ;
s'innalza ad un grado d'utilità anche maggiore allora quando
servono le medaglie a stabilire tale confronto colle sculture, che
ne venga lume e certezza a riconoscere dai lineamenti, compen-
diati quasi nei tipi de' coni, la immagine più sviluppata e per-
fetta, formata nel marmo secondo la proporzione del vero. L'ico-
nografìa, accresciuta a gran segno col mezzo di tali confronti,
ha potuto presentare quel vasto insieme d'antichi e sicuri ritratti,
che Ennio Quirino Visconti raccolse ed ordinò, con tanto vantaggio
della storia e delle arti, e con tanto accrescimento di gloria pel
suo nome. Accurate e felici osservazioni e nuove scoperte, sono
poi venute di quando in quando ampliando i limiti di tanto vasto
e grandioso lavoro. Ed io stimo mia ventura il potere anche una
volta 2 aggiungere ad esso alcuna cosa, pubblicando il ritratto
1 Busto in marmo greco alto m. 0, 46, rinvenuto il 27 Agosto 1872 al
Castro Pretorio nell'allargamento della via di Porta S. Lorenzo, nell' area
occupata dalla proprietà Berretta.
2 È stampata nel voi. Ili delle Opere varie di E. Q. Visconti ed. mil.
una mia nota, intorno alla scoperta del ritratto, inedito ancora, di Tolom-
meo figlio di Giuba re delle Mauritanie. Il ritratto di Mecenate, fu pure da
me riconosciuto nella testa colossale, posseduta allora dal cav. Pietro Manni,
e che oggi per dono del cav. A. Castellani, adorna la temporanea sala di
sculture antiche sul Campidoglio. Quanto su tale mia scoperta scrissi nel
principio dell'anno 1830, fu da me letto nell' adunanza del 16 maggio di
quell'anno alla pontificia Accademia Romana d' Archeologia, e venne succes-
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CNEO D0M1ZI0 AHENOBARBO 1
(Tav. XIII).
Quello che dobbiamo alla numismatica quanto al conoscere
per lei i ritratti de'grandi uomini -del tempo antico, che così
spesso ne dà a vedere autenticati dal nome che gli accompagna ;
s'innalza ad un grado d'utilità anche maggiore allora quando
servono le medaglie a stabilire tale confronto colle sculture, che
ne venga lume e certezza a riconoscere dai lineamenti, compen-
diati quasi nei tipi de' coni, la immagine più sviluppata e per-
fetta, formata nel marmo secondo la proporzione del vero. L'ico-
nografìa, accresciuta a gran segno col mezzo di tali confronti,
ha potuto presentare quel vasto insieme d'antichi e sicuri ritratti,
che Ennio Quirino Visconti raccolse ed ordinò, con tanto vantaggio
della storia e delle arti, e con tanto accrescimento di gloria pel
suo nome. Accurate e felici osservazioni e nuove scoperte, sono
poi venute di quando in quando ampliando i limiti di tanto vasto
e grandioso lavoro. Ed io stimo mia ventura il potere anche una
volta 2 aggiungere ad esso alcuna cosa, pubblicando il ritratto
1 Busto in marmo greco alto m. 0, 46, rinvenuto il 27 Agosto 1872 al
Castro Pretorio nell'allargamento della via di Porta S. Lorenzo, nell' area
occupata dalla proprietà Berretta.
2 È stampata nel voi. Ili delle Opere varie di E. Q. Visconti ed. mil.
una mia nota, intorno alla scoperta del ritratto, inedito ancora, di Tolom-
meo figlio di Giuba re delle Mauritanie. Il ritratto di Mecenate, fu pure da
me riconosciuto nella testa colossale, posseduta allora dal cav. Pietro Manni,
e che oggi per dono del cav. A. Castellani, adorna la temporanea sala di
sculture antiche sul Campidoglio. Quanto su tale mia scoperta scrissi nel
principio dell'anno 1830, fu da me letto nell' adunanza del 16 maggio di
quell'anno alla pontificia Accademia Romana d' Archeologia, e venne succes-
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