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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 4.1876

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Elogio di M. Valerio Messalla, e notizie concernenti la scoperta di esso
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https://doi.org/10.11588/diglit.10817#0059
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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE

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aurea p. 9). Queste costruzioni si estendono fin sotto 1' angolo
N.-E. del dinao di Venere e Roma, ove nel 1819 il Fea trovò
« muri di camere e pavimenti di quadrelli di paste di vetro e
« di marmi, che furono lasciati al luogo ». (1. e. nota 1), e che
son tuttavia visibili per mezzo di un chiusino postovi nel 1829.

Nell'anno 1776 nell'istesso giardino, ma più dappresso alla
Basilica Nova fu scoperta una grande base di statua innalzata ad
onore di Attìus Jnsteius Tertullius, ora nel museo vaticano, (cf. Gal-
letti: Primic. p. 137. - Fea Viaggio p. 38 Fasti p. 63 n.° 49) prefetto
della città, la quale a me sembra debba essere stata collocata nella
casa di quel magistrato. Io avea creduto sul principio che quel
piedistallo spettasse alla vetusta raccolta epigrafica del cardinal
Pio, e che nascosto nuovamente per cagione a noi ignota, fosse
tornato poi in luce nel 1776. Ma avendo potuto consaltare, per
cortesia dell' Instituto di Corrisp. Arch., le inedite bozze del VI0
volume del Corpus, trovo che il monumento di Attìus Insteius
Tertullus, veramente innotuit in quell' anno ed in quel luogo:
di guisa che niun dubbio rimarrebbe sulla posizione della casa
urbana di cotesta famiglia, alla quale è quasi certo che spetti il
monumento di cui si tratta. Ora poiché non sembra probabile che il
mensolone contenente l'elogio di Messalla provenga da una semplice
casa privata, e molto meno dal foro della Pace posto dall'altra banda
della via ; così rimane avvalorata 1' opinione esposta di sopra,
secondo la quale esso avrebbe fatto parte de'materiali impie-
gati da Massenzio e da Costantino nell' edificazione della Basi-
lica Nova. — Ma non voglio piti a lungo differire ai nostri let-
tori la dotta illustrazione della epigrafe di Messalla.

E. L.
 
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