ARCHEOLOGICA COMUNALE
137
più comuni dei plettri, secondochè avremo opportunità di con-
fermare in appresso. Tenendo adunque la nostra statua nella
mano dritta un tale istrumento, non eravi luogo a rimanere per-
plessi circa l'attributo che dovea reggere il braccio e la mano
sinistra; e tanto meno era lecito dubitarne, in quanto che due
grossi puntelli, lasciati per fortezza nel marmo, l'ano sul fianco,
e l'altro presso l'ascella della figura, accennavano ad arnese di una
certa grandezza e di un certo peso, quale per l'appunto sarebbe
stato l'istrumento, ch'è nella più stretta corrispondenza col plet-
tro, cioè, la cetera, o lira. — Si noti bene, che i suddetti due
puntelli, quantunque ora siano in gran parte rinnovati di stucco,
tuttavia, non solamente sono stati da noi tutti osservati nella
statua, precedentemente al ristauro, ma inoltre, tanto dell'uno
quanto dell' altro, rimangono ancora bastevoli traccie presso l'ori-
gine, perchè se ne possa, quantunque volte occorra, con tutta
facilità verificar la esistenza.
Egli è perciò che la statua, dopo essere stata con diligenza
ricommessa e posta in piedi dal sig. Cerulli, fu da lui termi-
nata, con supplire la punta del plettro nella mano dritta, e con
porle nel braccio sinistro una lira; la forma del quale istru-
mento si acconciava benissimo a ricevere il sostegno de'due an-
tichi puntelli.
La statua così ricomposta e supplita rappresenta un leg-
giadro garzone, citaredo ed arciero, .con ricca e innanellata ca-
pigliatura giovenilmente annodata sulla fronte, il quale insistendo
sulla gamba sinistra, e appoggiando alquanto il sinistro fianco ad
un tronco, piega mollemente la vita sullo stesso lato ; mentre
la gamba destra, pressoché inoperosa, non tocca il suolo che colla
punta del piede. Egli tiene il braccio dritto disteso, ma non del
tutto pendente, anzi ancora in moto, e un poco discosto dal fianco,
come se in quel punto medesimo avesse tolto il plettro d'in su le
corde, per sospendere il suono. Colla mano sinistra sorregge la
lira, la quale nella totalità della figura fa contrappeso a ciò che
137
più comuni dei plettri, secondochè avremo opportunità di con-
fermare in appresso. Tenendo adunque la nostra statua nella
mano dritta un tale istrumento, non eravi luogo a rimanere per-
plessi circa l'attributo che dovea reggere il braccio e la mano
sinistra; e tanto meno era lecito dubitarne, in quanto che due
grossi puntelli, lasciati per fortezza nel marmo, l'ano sul fianco,
e l'altro presso l'ascella della figura, accennavano ad arnese di una
certa grandezza e di un certo peso, quale per l'appunto sarebbe
stato l'istrumento, ch'è nella più stretta corrispondenza col plet-
tro, cioè, la cetera, o lira. — Si noti bene, che i suddetti due
puntelli, quantunque ora siano in gran parte rinnovati di stucco,
tuttavia, non solamente sono stati da noi tutti osservati nella
statua, precedentemente al ristauro, ma inoltre, tanto dell'uno
quanto dell' altro, rimangono ancora bastevoli traccie presso l'ori-
gine, perchè se ne possa, quantunque volte occorra, con tutta
facilità verificar la esistenza.
Egli è perciò che la statua, dopo essere stata con diligenza
ricommessa e posta in piedi dal sig. Cerulli, fu da lui termi-
nata, con supplire la punta del plettro nella mano dritta, e con
porle nel braccio sinistro una lira; la forma del quale istru-
mento si acconciava benissimo a ricevere il sostegno de'due an-
tichi puntelli.
La statua così ricomposta e supplita rappresenta un leg-
giadro garzone, citaredo ed arciero, .con ricca e innanellata ca-
pigliatura giovenilmente annodata sulla fronte, il quale insistendo
sulla gamba sinistra, e appoggiando alquanto il sinistro fianco ad
un tronco, piega mollemente la vita sullo stesso lato ; mentre
la gamba destra, pressoché inoperosa, non tocca il suolo che colla
punta del piede. Egli tiene il braccio dritto disteso, ma non del
tutto pendente, anzi ancora in moto, e un poco discosto dal fianco,
come se in quel punto medesimo avesse tolto il plettro d'in su le
corde, per sospendere il suono. Colla mano sinistra sorregge la
lira, la quale nella totalità della figura fa contrappeso a ciò che