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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 13.1885

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De Rossi, Michele Stefano: Del larario e del mitrèo scoperti nell'Esquilino presso la chiesa di S. Martino ai Monti
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Rossi, Michele Stefano de: Necropoli arcaica romana e parte di Essa scoperta presso S. Martino ai Monti
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https://doi.org/10.11588/diglit.13150#0047

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li parte di essa scoperta presso S. Martino ai Monti. i I

antichità arcaiche dei colli albani, indicandone un primo abbozzo
di classificazione in due grandi periodi di svolgimento cronolo-
gico. Eelativamente a Roma poi accennai soltanto: 1" che la
suppellettile arcaica romana trovata nel settimonzio rappresenta
ivi aver esistito la dimora d'un popolo antichissimo e nume-
roso; 2" che quel popolo evidentemente era il medesimo già
prima rivelato sui colli albani dal rozzo vasellame, dagli uten-
sili metallici di loggia primitiva, e dai sepolcri nascosti sotto
le ceneri dell'antico vulcano laziale; 3° che alcuni l'atti monu-
mentali ci assicuravano, la colonizzazione di Roma per parte
dei latini corrispondere al secondo periodo della loro epoca del
l'erro, ed insidie al tempo dei primi commerci tra il Lazio
e l'Etruria; 4" deduceva in fine da parecchi indizi topografici
e dalla analogia delle lettere scolpite sui massi delle mura
serviane, illustrate dal Bruzza, coi caratteri graffiti sopra alcuni
fittili albani trovati prima dal Nardoni, e poscia da me e da
altri rinvenuti anche in Roma, deduceva dico la vicinanza dei
tempi medesimi eziandio col gigantesco e storico monumento
del recinto serviano dell'eterna città. Del resto, conclusi, spet-
tare alle scoperte ed agli studi avvenire, il compito di meglio
chiarire le reciproche posizioni di tutti questi avvicinamenti.

Esaminando infatti le scoperte più recenti fatte nell'interno
di Roma, si può meglio definire il posto cronologico di questa
città dentro il periodo delle antichità laziali primitive. Dovremo
dunque procedere sempre col confronto fra le antichità primi-
tive albane e le romane.

Ho detto, che nel mio lavoro del 1880 mi contentai di
classificare la suppellettile primitiva dei colli albani, proveniente
da sepolcreti e da villaggi, in due grandi gruppi successivi; il
cui secondo era caratterizzato dalla comparsa del commercio
etrusco nel Lazio. Ma vie meglio analizzando quel materiale ho
potuto avvedermi nei singoli travamenti, che ciascuno di quei
due gruppi alla sua volta può chiaramente riconoscersi suddi-
 
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