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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Marucchi, Orazio: I monumenti egizî ed i monumenti cristiani recentemente sistemati nel Museo Capitolino: [Parte I. Collezione egizia]
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0010
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rimane soltanto la parte inferiore. Essa appoggiava le spalle ad
un piccolo obelisco. La statuetta naofora è adorna di iscrizioni
geroglifiche che ricorrono in parte sopra il piccolo obelisco dietro
la figura ed in parte sulla porzione inferiore del pilastro che le
sta innanzi.

La prima iscrizione può tradursi così:

* Il re dell'alto e basso Egitto (Ea-user Ma-setep
en-Ea) (1), il figlio del sole (Eames-su-meri-Amun) (2)
amato dal dio Harmachis, amato dal dio Tum nella città di
On (Miopoli), datore di vita come il sole ».

I due cartelli reali del prenome e del nome proprio si ri-
feriscono al celebre Faraone Eamesse II della XIX dinastia
(secolo XIII av. Cr.). Essi sono i seguenti:

(Cartello prenome)

Ea-user- ma-setep-en-Ea

(Cartello nome proprio)

figiÉ

Ea-mes-su-meri-àmun

Nella parte anteriore della statuetta le iscrizioni sono assai
mancanti e vi si riconoscono soltanto le seguenti parole che si
devono riferire al re nominato nel testo:

. . . amato dal dio Horus, il dio grande dei due orizzonti.

... amato dal dio Ammone, signore di On (Eliopoli).

Fu scoperta nei lavori per il palazzo dell' Esposizione in
via Nazionale, nel 1882. (Bull, archeol. com., 1882, pag. 191).

(1) Cartello del prenome del re.

(2) Cartello del nome proprio del re.
 
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