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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Antonielli, Ugo: Il culto di Mitra nelle coorti pretorie
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0246
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IL CULTO DI MITRA NELLE COORTI PRETORIE

Il culto di Mitra, l'antichissima divinità solare persiana,
nato e sviluppatosi in quella culla di religioni che è l'Oriente,
acquistò una salda organizzazione durante il periodo ellenistico.
Ma. i più antichi monumenti ritrovati in Italia, testimoni della
professione di questo culto, datano dal primo secolo inoltrato
dell' Impero f1); cosi che viene in certo modo confermato il rac-
conto di Plutarco ( Vita Pompeii, 24), secondo il quale il culto
di Mitra sarebbe entrato nella nostra penisola insieme con i pi-
rati di Cilicia, qui tradotti per opera di Pompeo.

Quasi nello stesso tempo, in cui si rintracciano le prime
memorie italiche, questa famosa religione si diffonde in Europa,
nelle provincie più settentrionali dell' Impero. Ad esempio, per
la via del Danubio giunge in Germania, dove grandissimo è il
numero dei mitrei discoverti (2).

E, poiché ho dapprima citato una delle vie seguite dalla
sua espansione, giova subito notare che principale agente della
diffusione di questo culto orientale sono i militari. Dovunque
abbiano dimorato i legionari degli imperatori, e sopra tutto poi
gli ausiliari, il mitriacismo ha lasciato copiose memorie di sè:
del culto ardentemente professato dai difensori della potenza di
Roma. A ciò non è estraneo il grande numero di Asiatici, mi-
litanti negli eserciti imperiali, e in ispecial modo poi le ale e

(*) G. I. L. VI, 732, 718 (= 30818), ecc.

(2) Cumont, Textes et Monum.: inscr. 423-470; mon. 240-266.
 
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