Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (40.1912)

RAPPRESENTANZE DI PROVINCIE E DI VENTI
IN UN MOSAICO DI OSTIA

(Tar. VII).

Questo mosaico appartiene ad un edificio di carattere ter-
male che fu scoperto, insieme con altri, nelle ricerche condotte
ultimamente sotto la via dei Vigili, e che hanno dimostrato
come essa non sia in origine una via, ma sia stata aperta distrug-
gendo edifici anteriori (1). Il tempo di questa distruzione, che ci
dà un termine per la datazione del mosaico, può essere preci-
sato ; perchè gli edifici sottostanti alla via sono tagliati da una
fogna (2) alla cappuccina ricoperta mediante tegoloni bipedali
in cui si sono riconosciuti 32 bolli C. I. L., XV, 1094 b e 2
C. I. L., XV, 952 dell'ultimo quarto del I secolo d. C. Data
che viene del resto confermata dalla conoscenza sulla stratigrafia
ostiense e dal fatto che la Caserma dei Vigili, che suppone la

(') Di questi travamenti il direttore degli scavi prof. Vaglieri ha
mandato nel mese di Giugno la sua relazione al Ministero dell' I. P. per
le Notizie degli Scavi.

(*) Questa fogna taglia in lungo anche il mosaico che è del resto
intersecato in largo da tre fogne più piccole. Queste sono tuttora visibili ;
l'altra fogna è stata di nuovo coperta con la strada che per ragioni di via-
bilità e di estetica di scavo, non si è voluta distruggere; i due tagli che il
mosaico ha subito non gli hanno però nè tolto le rappresentanze più im-
portanti, nè impediscono di afferrarne subito l'intero disegno.

(3) I primi 32 sono di Gn. Domizio Arignoto il cui nome ricorrendo
su pelvi di Pompei è anteriore al 79; sembra però abbia lavorato sino
alla fine del I o al principio del II secolo onde il Dressel attribuisce giu-
stamente quei bolli all'ultimo quarto del I secolo (C. I. L., XV, pag. 275).
Anche gli altri due bolli sono dal Dre»sel assegnati per forma e lettere
al I secolo.