SCOPERTE ARCHEOLOGICHE IN ITALIA
E NELLE ANTICHE PROVINCIE ROMANE
Scavi di Ostia.
(Tav. XI, XII).
Fra le scoperte più notevoli avvenute in Ostia in questi
ultimi tempi, ricordiamo: 1) Una lunga iscrizione relativa alla
coorte terza dei vigili nella quale si ricordano: un se(cutor);
il praefectus Umbricius Aemilianus e il suppraefectus Seneeio,
finora ignoti nei documenti epigrafici. — 2) Una lastra di marmo
riferibile ai vigili della centuria di Claudio, della terza coorte,
distaccati in Ostia dalle idi di agosto alle idi di decembre
dell'a. D. 166. Il latercolo contiene undici nomi : uno dei vi-
gili è liberto; degli altri, due soli indicano la paternità, fatto
che non è senza ragione. Il Vaglieri si domanda se forse igno-
ravano la paternità questi soltati di intima classe sociale ; no-
tevoli i gentilizi Cassienus e Laesiaa. Cinque di essi avevano
già ottenuto il frumentum publicum, quando il titolo venne
inciso; uno l'ebbe più tardi, e l'indicazione è stata allora ag-
giunta; per gli altri è rimasto in bianco il giorno e la tavola.
Per tutti, alla fine sono segnate le lettere C K, che si leggono
anche nella lapide urbana C. I. L. VI, 220, e sono di spiega-
zione difficile, incerta. — 3) Un cippo di travertino col titolo se-
polcrale, mancante nella parte superiore, di un milite della VI
coorte pretoria, il quale ebbe da quei di Ostia l'area e il funerale
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E NELLE ANTICHE PROVINCIE ROMANE
Scavi di Ostia.
(Tav. XI, XII).
Fra le scoperte più notevoli avvenute in Ostia in questi
ultimi tempi, ricordiamo: 1) Una lunga iscrizione relativa alla
coorte terza dei vigili nella quale si ricordano: un se(cutor);
il praefectus Umbricius Aemilianus e il suppraefectus Seneeio,
finora ignoti nei documenti epigrafici. — 2) Una lastra di marmo
riferibile ai vigili della centuria di Claudio, della terza coorte,
distaccati in Ostia dalle idi di agosto alle idi di decembre
dell'a. D. 166. Il latercolo contiene undici nomi : uno dei vi-
gili è liberto; degli altri, due soli indicano la paternità, fatto
che non è senza ragione. Il Vaglieri si domanda se forse igno-
ravano la paternità questi soltati di intima classe sociale ; no-
tevoli i gentilizi Cassienus e Laesiaa. Cinque di essi avevano
già ottenuto il frumentum publicum, quando il titolo venne
inciso; uno l'ebbe più tardi, e l'indicazione è stata allora ag-
giunta; per gli altri è rimasto in bianco il giorno e la tavola.
Per tutti, alla fine sono segnate le lettere C K, che si leggono
anche nella lapide urbana C. I. L. VI, 220, e sono di spiega-
zione difficile, incerta. — 3) Un cippo di travertino col titolo se-
polcrale, mancante nella parte superiore, di un milite della VI
coorte pretoria, il quale ebbe da quei di Ostia l'area e il funerale
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