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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Cantarelli, Luigi: Scoperte archeologiche in Italia e nelle antiche provincie romane, [21]: Scavi di Ostia
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0277
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a spese della città quoti in incendio (sic) restingueudo interiit;
la tomba di questo pretoriano sembra da attribuirsi all'età augu-
stea. — 4) Una tomba dell'età repubblicana con moltissimi fram-
menti di osso lavorato, che dovevano rivestire forse l'urna con
le ceneri, e altre cassette di corredo funebre, ed altri pezzi di
osso lavorato che appartenevano ad altri oggetti, o formavano
figurine indipendenti. Tra queste, interessanti, piccole Muse ed
Amorini che si rincorrono, ed altri frammenti di statue e di
ornamenti, dei quali si tenta la ricomposizione.

Di particolare interesse è il musaico di una grande stanza,
tornata in luce negli scavi compiuti nella via dei Vigili, che fu
particolarmente illustrato nel precedente fascicolo (pagg. 102-112,
tav VII). Vi sono rappresentate le provincie con le quali Ostia
aveva le maggiori relazioni commerciali: la Sicilia, indicata dalla
triqaetra; l'Africa, dalla testa coperta di pelle d'elefante;
1' Esfitto, che si riconosce in una testa femminile su un cocco-
drillo, e la Spagna che si riconosce in una testa coronata d'olivo,
nexa comam foliis come la descrive Claudiano. Accanto ad ogni
provincia vedesi una testa virile barbata o imberbe: le rappre-
sentanze dei vènti che favorivano la navigazione dalle provincie
verso Ostia. Scudi accompagnati da lance fuse ricordano la con-
quista.

Oltre la caserma dei Vigili, della quale è venuta in luce
la metà orientale, sinora interrata, e di cui il Vaglieri presenta
la pianta intera, rammenteremo qui il musaico, ora scoperto, della
schola dei navicularii, che porta in alto la seguente iscrizione (*) :

NAVICVLARI MISVENSES HIC

Misua era una città sul braccio orientale del golfo di Cartagine,
ricordata da Plinio, a. h. V, 4, 29, e da altre fonti ; sotto l'iscri-

(') Di questo singolare musaico, come dell'altro simile di cui qui
appresso è parola, riproduciamo nella tav. XI-XII i clichés pubblicati nelle
Notizie degli scavi 1912, p;ig. 172 e 211.
 
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