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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Cantarelli, Luigi: Scoperte archeologiche in Italia e nelle antiche provincie romane, [21]: Scavi di Ostia
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0278
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zione si vedono due barche che con vele spiegate muovono l'ima
verso l'altra; più sotto si vedono due pesci, e in mezzo ad essi
un oggetto che sembra un modio o un canestro rovesciato. -Verso
sud si vedono due delfini collocati uno inverso all'altro e con-
giunti in modo da formare quasi un corpo solo. Questa schola
dà prova degli stretti rapporti di Ostia con l'Africa.

Un'altra schola di corporazione di navicularii, anch'essi pro-
babilmente addetti al commercio africano, è stata rimessa in luce.
Nel pavimento a mosaico sono rappresentati, in alto, due meda-
glioni con una testa ciascuno. Quello più conservato rappresenta
una testa femminile coronata di spighe, con una spiga al di
sopra della spalla sinistra e una falce al di sopra di quella
destra; si riferisce al commercio del grano, cui erano addetti i
corporati che qui avevano sede. Sotto i due medaglioni si vede
un amorino a cavallo di un delfino; due delfìni affrontati chiu-
dono in basso la rappresentanza. In alto, una iscrizione che il
Vaglieli interpreta così: Mu{/]tu\_{v}it]o\_af\ Me, intendendo
come domicilio di questi navicularii la città di Musluvium nella
Mauretania Sitifense, sul golfo di Bugia, nell'odierna provincia
di Costantina. Nella tabula Peutingeriaua è indicata anche come
Muslubion (h)or(r)ea, nome a cui potrebbe alludere la testa
con le spighe di grano e la falce. (D. Vaglieri, Notizie, 1911 r
pagg. 369, 405-406; 1912, pagg. 23, 95 e segg., e 165, 172,
206-210).

Fu scoperto il mosaico di un'altra schola; nel centro si
conserva una targa ansata, con l'iscrizione :

^LODIVS PRIMIGENIVS
c/AVDIVS CRESCENS Q__Q_
STVPPATORES KESlioneS

La iscrizione è interessante, perchè ricorda i cordai (re-
stiones), dimodoché gli stuppatores devono considerarsi come
negozianti o fabbricanti di stoppa (D. Vaglieri, ibid., pag. 278).
 
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