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Gatti, Giuseppe: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [26]
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0155
NOTIZIE DI RECENTI TROV AMENTI DI ANTICHITÀ
IN ROMA E NEL SUBURBIO
Sterrandosi in via della Marmorata tra le vie Americo
Vespucci, Giovanni Branca e Cristoforo Colombo, per costruire
un nuovo fabbricato di proprietà dell' Istituto romano dei beni
stabili, sono venuti alla luce avanzi di un grandioso edificio,
costruito in opera reticolata incerta. I muri, della grossezza di
m. 1,45, distavano fra loro costantemente m. 8,30; avevano la
direzione da est ad ovest, e nell'area compresa fra le vie
Americo Vespucci e Giovanni Branca furono riconosciuti per
una lunghezza di m. 70. L'edificio terminava dalla parte di
questa via con un grosso muro in pietrame, che doveva costi-
tuire il lato perimetrale dell'edificio, giacché verso oriente non
si avevano attacchi di altri muri.
Verso la via Americo Vespucci i muri reticolati avevano
aperture larghe m. 5,35 sostenute da archi a tutto sesto, co-
struiti con rettangoli di tufi cuneati, dei quali però non rimane-
vano che le sole imposte.
Fra la terra di scarico si rinvenne una grande base mar-
morea, elegantissima, di forma rotonda, col diametro di m. 0,94,
alta m. 0,29, e con modanature finamente e riccamente scolpite.
Fu inoltre raccolto un considerevole numero di frammenti
di marmi colorati, di diversa qualità, che si trovavano disordi-
natamente accumulati ; il che dà indizio essere esistita in quel
luogo una vasta officina di marmorarii. Questa supposizione viene
anche confermata dal fatto, che ivi stesso giacevano innumere-
voli scaglie di diversi marmi, manifestamente residui della lavo-
IN ROMA E NEL SUBURBIO
Sterrandosi in via della Marmorata tra le vie Americo
Vespucci, Giovanni Branca e Cristoforo Colombo, per costruire
un nuovo fabbricato di proprietà dell' Istituto romano dei beni
stabili, sono venuti alla luce avanzi di un grandioso edificio,
costruito in opera reticolata incerta. I muri, della grossezza di
m. 1,45, distavano fra loro costantemente m. 8,30; avevano la
direzione da est ad ovest, e nell'area compresa fra le vie
Americo Vespucci e Giovanni Branca furono riconosciuti per
una lunghezza di m. 70. L'edificio terminava dalla parte di
questa via con un grosso muro in pietrame, che doveva costi-
tuire il lato perimetrale dell'edificio, giacché verso oriente non
si avevano attacchi di altri muri.
Verso la via Americo Vespucci i muri reticolati avevano
aperture larghe m. 5,35 sostenute da archi a tutto sesto, co-
struiti con rettangoli di tufi cuneati, dei quali però non rimane-
vano che le sole imposte.
Fra la terra di scarico si rinvenne una grande base mar-
morea, elegantissima, di forma rotonda, col diametro di m. 0,94,
alta m. 0,29, e con modanature finamente e riccamente scolpite.
Fu inoltre raccolto un considerevole numero di frammenti
di marmi colorati, di diversa qualità, che si trovavano disordi-
natamente accumulati ; il che dà indizio essere esistita in quel
luogo una vasta officina di marmorarii. Questa supposizione viene
anche confermata dal fatto, che ivi stesso giacevano innumere-
voli scaglie di diversi marmi, manifestamente residui della lavo-