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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Calza, Guido: Rappresentanze di provincie e di venti in un mosaico di Ostia
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0109
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Rappresentanze di provincie e di venti

Cosi, la personificazione della Sicilia non è data da una figura
femminile intera o ridotta avente sul capo la triquetra, come
in una pittura di Pompei e su alcune monete di Adriano e Anto-
nino Pio (*), ma essa è limitata nel mosaico ostiense soltanto
a questo simbolo conia testa di Gorgone nel mezzo (2).

Riconoscerei la personificazione della Spagna nella testa
cinta da una corona di foglie, riferendomi a un passo di Clau-
diano (de Consul. Stilich., II, XXII. v. 22) che così la descrive.
Claudiano non specifica la natura di questa corona di foglie (3)
che però nel musaico sono chiaramente di ulivo. Quindi, poiché
l'ulivo è il più frequente degli attributi della Spagna (4) e la
personificazione della regione è, nel nostro mosaico, limitata alla
corona di ulivo, può ritenersi e che sia di ulivo la corona di
foglie nella personificazione data da Claudiano, e che questa
figura del mosaico rappresenti non altro che la Spagna.

Facilmente si riconosce l'Africa per la proboscide e le zanne
d'elefante che spuntano al sommo del capo ricoperto da una specie
di cuffia: la quale, non apparendo nelle altre due teste — che
hanno identica acconciatura pur personificando due provincie
differenti — mi pare deliberatamente scelta, tra le varie accon-
ciature femminili, a sostituire la pelle di elefante che, con la

mulacris barbarum gentium apud Romano*, Cracoviae MCM, pagg. 24 e
98, quanto in quella ampliata dal Jatta, Le rappresentanze figurate delle
Provincie Romane, Roma 1908, pag. 52.

(') Cfr. Jatta, op. cit, pag<j. 28, 42 e fig. 11 e tav. HI, 2, 12.

(*) Però la triskeles appare assai presto come simbolo della Sicilia
su monete romane. Si trova già in un asse di P. Cornelio Lentulo Mar-
celli f. circa il 90 a. C. e in altre molte. Vedi Grueber, Coins of the Ro-
man Republic, I, pag. 236 e III pag. 226, S. V. Triskelis.

(3) Leggono male quindi tanto il Jatta (op. cit., pag. 66) quanto lo
Stending (in Eoscher s. v. Hispania) che ritengono precisata da Claudiano
la corona di foglie.

(*) Bientowski, op. cit., pag. 101, s. v. Hispania; Jatta, op. cit.,
pagg. 20-22 e pag. 41.
 
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