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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Marchetti, Maria: Tessera ospitale
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0119
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Mancano notizie precise sul luogo dove fu rinvenuto il
frammento: si può però con grande probabilità ritenere che esso
provenga dalla IV regione Augustea. Ne fu possessore il dott.
Bonifacio Chiovitti, ed ora appartiene agli eredi di lui Da
informazioni risulta che il Chiovitti, dimorante a Boiano (l'an-
tica Bovianum Undecimanorum), rarissimamente viaggiò fuori
della provincia del Molise; eseguì invece ricerche archeologiche
non solo come ispettore degli scavi per quella provincia, ma
anche per proprio conto, e fece, pure per proprio conto, frequenti
acquisti di oggetti antichi rinvenuti dai contadini nelle cam-
pagne. È logico il supporre che in tal modo egli venisse in pos-
sesso del frammento in questione.

Una congettura più precisa si può formulare in base ad
una iscrizione di Larino (CIL. IX, 730) che reca la seguente
dedica :

C. Vibio C. \_f.~] Postumo pr. prò cos. municipes et incolae.

Il personaggio in essa nominato è evidentemente il console
del 5 d. Or., collega di Ateio Capitone: il dubbio che possa
trattarsi di un figlio o nipote suo omonimo, pare escluso ; in-
fatti, nessuno di tal nome è ricordato nelle fonti sia come pre-
tore, sia come governatore di provincia. L'iscrizione risale a
prima del 5, non contenendo accenno alla dignità consolare ; ed
il titolo di proconsole va riferito al governo di una provincia
pretoria dipendente dal Senato.

D'altra parte l'A. Vibius Habitus della nostra iscrizione per
esser proconsole d'Africa, — come dimostra la presenza, nel
frammento, del semplice titolo senza indicazione di provincia, —
doveva avere rivestito il consolato: e. finora, una sola identifi-
cazione si presenta possibile, quella col suffectus dell' a. 8 d. Cr.

(') Uno di questi, il colonnello Michele Pallotta, ha gentilmente con-
cesso la pubblicazione del frammento.
 
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