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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Marchetti, Maria: Tessera ospitale
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0120
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Tessera ospitale

117

Ora, nei Fasti, il prenome del padre e dell'avo concordano
per entrambi i detti consoli (*); inoltre, in una iscrizione di
Teo (*) si legge:

cO óT^uog èxsifjbrjGsv Avkov Bifìiov 'Afihov ròv àdsXyòv tov
rfjc nóÀscog evsQyéxov Taiov OvifiCov Uotirófiov.

Si è pensato (3), e con ragione, che i due Vibii fossero fra-
telli e che la lapide di Teo, nella quale il riferimento al con-
sole del 5 è accreditato dall'essere stato Vibio Postumo procon-
sole d'Asia fosse dedicata appunto al console dell'a. 8.

Tornando alla iscrizione di Larino, va notato come essa non
solo non dia indizio della causa che ne provocò la dedica, ma
neppure contenga, a riguardo di Postumo, menzione di cariche
municipali ovvero di relazione di patronato che possano spiegare
la dedica stessa. Se egli non era stretto da speciale vincolo al
Comune che lo onorava, è presumibile che l'iscrizione fosse a
lui posta come a cittadino illustre di quel Comune. Ne segue
che si può considerare Larino, o i suoi dintorni, come luogo di
origine di quel ramo dei Vibii cui appartenne il nostro. Ora il
frammento del quale ci occupiamo, senza dubbio fu parte della
copia del documento conservato presso l'ex-proconsole d'Africa ;
sarebbe assai difficile, per non dire impossibile, che l'altra copia
rimasta ad Assuras fosse andata a finire nel Sannio. E quindi
probabile che esso in origine provenga di là dove i sudetti
Vibii Dresumibilmente avevano la loro casa paterna; e che il
Chiovitti l'acquistasse sia a Larino, compresa nella zona del suo
ispettorato, sia in un'altra località della provincia dove l'iscrizione
facilmente poteva essere stata trasportata. Va notato che il nome
Vibio ricorre con grande frequenza nelle iscrizioni dell' Italia

0) Fasti Cap., CIL. I2. pag. 29.

(*) Integra in Lebas, Inscr. Gr. et Lai. 3, 103, incompleta in CIGr.

3084.

(s) Cfr. Rhoden e Dessau, Prosopographia imp. rom., Ili, pag. 423 s.
(♦) Bull, de corr. hell. 1884, pag. 467.
 
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