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Schneider Graziosi, Giorgio: Un monumento quasi ignorato della regione prima
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0209
20G
Un monumento quasi ignorato della regione prima
Alla stessa iscrizione hanno accennato il Porcellini (/), il
de Ruggiero (*), il Preller (3), il Melchiorri (*) ed è ricordata nel
Corpus inscriptionum latinarum (5).
Il testo della iscrizione è il seguente (6):
HìC REQVIESCIT IN
PACE IOVINVS DE
SCOLA CARRVCA
RVM QVI V1XSIT
ANNVS PLVS MINV
S XXXV ET MENSIS VI
palma ET DIES Villi palma
Dalla forma della pietra risulta che essa dovette esser posta
nel centro di un loculo, insieme ad altre lastre di marmo o
mattone, che completarono la chiusura del sepolcro, a destra e a
sinistra (7).
Dalla forinola hic requiescit in pace, che talvolta apparisce
sulla fine del secolo IV e diviene poi il principio normale delle
epigrafi cristiane del secolo V e del VI e dalla paleografia
risulta che l'iscrizione appartiene al declinare del secolo IV o
agli inizi del V secolo ; giacché, almeno in tesi generale, la se-
poltura cimiteriale cessò dopo il primo decennio del secolo V;
e questa datazione è anche confermata dalla scoperta della così
(') Totius latinitatis lexicon, II, pag. 95.
(*) Dizionario epigrafico dì antichità romane, voi. II, parto I, pag. 120,
colonna la.
(*) Die Regionen der Stadt Rom, pag. 116.
(+) Effemeridi letterarie di Roma, tomo XIII, Roma 1823, pag. 272.
(*) Voi. X, pag. 42*, n. 949*, 8.
(°) Di questa iscrizione, in rapporto alla topografia romana, dissi nella
adunanza del 4 febbraio 1912 della società per le conferenze di archeologia
cristiana {Nuovo bull, di arch. crisi., 1912, pag. 154) e più completamente
ne trattai nella sedata del 11 ottobre 1912 della sezione di topografia ro-
mana del III Congresso archeologico internazionale in Ptoma.
(7) Questo modo speciale di chiusura dei loculi è noto per molti
esempi. Per un caso assai simile al nostro, cfr. Stevenson, Nuovo bull, di
archeologia cristiana, 1897, pag. 189.
(8) Cfr. de Rossi, Inscr. christ., tom. I, Prolegomena, pag. CXII
Bull d'arch. crist., 1875, pag. 103.
Un monumento quasi ignorato della regione prima
Alla stessa iscrizione hanno accennato il Porcellini (/), il
de Ruggiero (*), il Preller (3), il Melchiorri (*) ed è ricordata nel
Corpus inscriptionum latinarum (5).
Il testo della iscrizione è il seguente (6):
HìC REQVIESCIT IN
PACE IOVINVS DE
SCOLA CARRVCA
RVM QVI V1XSIT
ANNVS PLVS MINV
S XXXV ET MENSIS VI
palma ET DIES Villi palma
Dalla forma della pietra risulta che essa dovette esser posta
nel centro di un loculo, insieme ad altre lastre di marmo o
mattone, che completarono la chiusura del sepolcro, a destra e a
sinistra (7).
Dalla forinola hic requiescit in pace, che talvolta apparisce
sulla fine del secolo IV e diviene poi il principio normale delle
epigrafi cristiane del secolo V e del VI e dalla paleografia
risulta che l'iscrizione appartiene al declinare del secolo IV o
agli inizi del V secolo ; giacché, almeno in tesi generale, la se-
poltura cimiteriale cessò dopo il primo decennio del secolo V;
e questa datazione è anche confermata dalla scoperta della così
(') Totius latinitatis lexicon, II, pag. 95.
(*) Dizionario epigrafico dì antichità romane, voi. II, parto I, pag. 120,
colonna la.
(*) Die Regionen der Stadt Rom, pag. 116.
(+) Effemeridi letterarie di Roma, tomo XIII, Roma 1823, pag. 272.
(*) Voi. X, pag. 42*, n. 949*, 8.
(°) Di questa iscrizione, in rapporto alla topografia romana, dissi nella
adunanza del 4 febbraio 1912 della società per le conferenze di archeologia
cristiana {Nuovo bull, di arch. crisi., 1912, pag. 154) e più completamente
ne trattai nella sedata del 11 ottobre 1912 della sezione di topografia ro-
mana del III Congresso archeologico internazionale in Ptoma.
(7) Questo modo speciale di chiusura dei loculi è noto per molti
esempi. Per un caso assai simile al nostro, cfr. Stevenson, Nuovo bull, di
archeologia cristiana, 1897, pag. 189.
(8) Cfr. de Rossi, Inscr. christ., tom. I, Prolegomena, pag. CXII
Bull d'arch. crist., 1875, pag. 103.