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Gatti, Edoardo: Avanzi di acquedotti romani scoperti presso Porta Maggiore
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0238
sroperii presso porta Mtigqior.e
235
Nello spazio compreso fra i due acquedotti, distinti nella
fìg. 1 con le lettere D, È, si scoprirono altri tre piloni in opera
quadrata di tufo; essi misuravano m. 3.30 X 2.70 e distavano
uno dall'altro m. 6,00 circa. 11 loro stato di conservazione non
era perfetto, essendosi trovati tolti di opera alcuni parallelepi-
pedi; sopra quelli rimanenti erano stati costruiti alcuni grossi
muri in opera reticolata.
Questi piloni, la cui direzione era la medesima di quella
degli altri sopra descritti, debbono forse aver appartenuto al-
l'acquedotto della Claudia.
La costruzione dell' ultimo pilone, scoperto a nord-ovest
degli altri due, fu piantata sopra il cippo iugerale relativo alle
tre acque riunite (v. fìg. 1, lett. d) ; ma nell'esecuzione di tale
lavoro è da notarsi il rispetto che si ebbe di tale cippo, lascian-
dolo intatto al suo posto nell'angolo del pilone medesimo.
Altri avanzi di antichi editici (v. fìg. 1, lett. F, G) in opera
laterizia furono scoperti nella sistemazione del terreno adiacente
alle costruzioni sopra ricordate. Consistono in stanze, che ave-
vano ampie absidi, e nicchie semicircolari e rettangolari; e do-
vevano certamente costituire qualche mostra di acqua in prossi-
mità di alcuno dei prossimi acquedotti. Pochi resti però ne
rimanevano, essendo stati essi troncati ed abbattuti nelle siste-
mazioni di quella zona, in età più antica; e tino ad ora non
abbiamo altra notizia della loro esistenza. In ogni modo queste
costruzioni possono essere classificate fra le opere idrauliche, o
coordinate ad esse; poiché la pianta e la struttura di tali antichi
edifici rispondono benissimo al carattere di simili costruzioni.
In seguito ai varii movimenti di terra, eseguiti nei piazzale
interno della porta Maggiore furono raccolti i seguenti oggetti :
Piccola testa marmorea virile, alta m. 0,12.
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Nello spazio compreso fra i due acquedotti, distinti nella
fìg. 1 con le lettere D, È, si scoprirono altri tre piloni in opera
quadrata di tufo; essi misuravano m. 3.30 X 2.70 e distavano
uno dall'altro m. 6,00 circa. 11 loro stato di conservazione non
era perfetto, essendosi trovati tolti di opera alcuni parallelepi-
pedi; sopra quelli rimanenti erano stati costruiti alcuni grossi
muri in opera reticolata.
Questi piloni, la cui direzione era la medesima di quella
degli altri sopra descritti, debbono forse aver appartenuto al-
l'acquedotto della Claudia.
La costruzione dell' ultimo pilone, scoperto a nord-ovest
degli altri due, fu piantata sopra il cippo iugerale relativo alle
tre acque riunite (v. fìg. 1, lett. d) ; ma nell'esecuzione di tale
lavoro è da notarsi il rispetto che si ebbe di tale cippo, lascian-
dolo intatto al suo posto nell'angolo del pilone medesimo.
Altri avanzi di antichi editici (v. fìg. 1, lett. F, G) in opera
laterizia furono scoperti nella sistemazione del terreno adiacente
alle costruzioni sopra ricordate. Consistono in stanze, che ave-
vano ampie absidi, e nicchie semicircolari e rettangolari; e do-
vevano certamente costituire qualche mostra di acqua in prossi-
mità di alcuno dei prossimi acquedotti. Pochi resti però ne
rimanevano, essendo stati essi troncati ed abbattuti nelle siste-
mazioni di quella zona, in età più antica; e tino ad ora non
abbiamo altra notizia della loro esistenza. In ogni modo queste
costruzioni possono essere classificate fra le opere idrauliche, o
coordinate ad esse; poiché la pianta e la struttura di tali antichi
edifici rispondono benissimo al carattere di simili costruzioni.
In seguito ai varii movimenti di terra, eseguiti nei piazzale
interno della porta Maggiore furono raccolti i seguenti oggetti :
Piccola testa marmorea virile, alta m. 0,12.