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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Cantarelli, Luigi: Gli utricularii
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0241
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238

Gli ulrtcularii

quali, per il trasporto delle mercanzie, sui fiumi della Gallia e
sul fiume Maros, nella Dacia, si servivano di zattere sostenute
da otri riempiti d'aria (*); il Boissieu (Inscriptioas de Lyon,
pag. 401) intìne propose la spiegazione nella quale consentono
la maggior parte degli eruditi moderni (2), che, cioè, gli utri-
cularii erano semplicemente fabbricanti e mercanti di otri. Quale
di queste varie opinioni è preferibile?

Lasciando in disparte l'ipotesi del p. Menestrier che non ha
più alcun difensore, credo accettabile quella dello Schwartz, dello
Spon e del Calvet (3), nonostante le censure delle quali fu fatta
segno, il consenso generale che circonda l'ipotesi del Boissieu e
le molte considerazioni per le quali allo Hirschfeld (4) sembra
degna quella dell'Orsato.

Il ragionamento, infatti, che il Boissieu faceva per difen-
dere la sua congettura, in sostanza, può dirsi questo : le applica-
zioni degli otri nel mondo antico erano numerose ; imperocché,
oltre all'essere adoperati nella navigazione, e più specialmente in
quella dei fiumi, servivano ai negotiatores vinarii per il tras-
porto dei vini, ai negotiatores olearii per quello degli olii, ai
sonatori di cornamusa e anche ai medici per la cura di alcuni

(') V. Spon, Recherche (nouv. ed.), pag. 112; Misceli., pp. 61, 171,
238; Schwartz, Misceli, politior., pag. 27; Calvet, Dissertation sur un
monwnent si/igulier des utriculaires de Gavaillon. Avignon, 1766. Aderisce
a questa opinione anche l'Héron de Villefosse nel suo studio interessante
sugli utricularii della Gallia, citato nella nota 2. pag. 228.

i2) Renier, Annoi, à la Recherche de Spon. pag. 112, n. 1; Desjar-
dins. Géogr. de la Gaule R.. I, 168; Allmer, Inscr. de Vienne, II, 332;
Revue Epigr. du midi de la France, II (1884), pag. 11; Mommsen, Bull.
deWInst. A., 1853, pag. 78; Marquardt, Das Privatleben der Ròmer2,
pag. 740 = (trad. fr. II, 402); Bliimner, Gewerbliche Thaetigkeit, pag. 141 ;
G evo erbe und Kumte bei G. u. Rómern, P, 277 ; Waltzing, Corporations
professionelles, II, 187, IV, 125 e segg.

(3) Il Liebenam (Rorn. Vereinswesen, pagg. 87-88) si mostra indeciso
fra le varie congetture ; così pure il Bliimner nelle sue recenti Ròm. Privat-
altcrtiirner, pag. 614, n. 7.

(*) Gallische Studien, III, pag. 8, n. 2 (Wiener Sitzungsber., CVII
[1884], pag. 244).
 
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