Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (45.1917(1918))

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Vara di Campo Marzio

fuori d'uso, e quegli stessi che sono stati riadoperati nelle costru-
zioni medioevali, confermano l'idea che nel luogo doveva esistere
una officina marmoraria, come quelle che sono state rinvenute
nelle vicinanze. Se ne sono infatti scoperti gli avanzi sotto la
casa presso S. Ivo, in piazza della Scrofa, e dietro il Palazzo
del Ministero di Grazia e Giustizia. Tutte queste officine mar-
morarie poi hanno relazione con le altre trovate lungo il corso
del Tevere da S. Apollinare al Mausoleo di Augusto, le quali
dal Lanciani sono messe in relazione (x) colla statio marmorum,
da cercarsi in quei paraggi (2).

Lucio Mariani.

pire un gatto ; una lastra di alabastro trasparente serve da lapis specularis
ad un occhialone sulla porta; e attorno a questa il muro è tutto costruito
di blocchetti di cipollino. Altri marmi consimili sono stati messi in opera
nella decorazione architettonica della casa.

(') Jordan-Huelsen, Top. Ili, pag. 500. La più estrema a Nord è forse
quella che ci ha restituito l'Hermes Lecca. Ved. Mariani, in Ausonia,
1907, pag. 214.

(*) Lanciani, Bull. Com., 1891, pp. 25-36; Ruins § excavations,
pag. 529; cfr. Huelsen, Eoem. Mitth., 1889, pag. 263; 1892, pag. 322;
Jordan-Huelsen, Top., pag. 600 e nota 1).

Il presente articolo era già licenziato per le stampe, quando l'ing.
Francesco Mora ci ha gentilmente favorito il rilievo topografico che pub-
blichiamo a tav. VII, dal quale si possono desumere i dati principali sulle
scoperte da noi descritte.