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Criscio, Giuseppe de
Notizie istoriche archeologiche topografiche dell'antica citta di Pozzuoli: e dei suoi due aquidotti Serino e Campano — Neapel, 1881

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https://doi.org/10.11588/diglit.12237#0023
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Il Lorino slima che una tale dimora fu in grazia
rie7 Cristiani di Pozzuoli, che vi avea istituiti San
Pietro Apostolo in quello stesso tempo, nel quale
in Napoli battezzò S.a Candida e S. Aspreno, di-
cendo — Magna haec Puteolanorum laus Christi
fidem adeo mature amplexas esse, [antique Apo-
stoli tot diebus praesentìa cohonestatos — Avend o
poi l'Imperatore Adriano descritta in altra maniera
l'Italia ; poiché la divise non in Regionr,come era
prima; ma in Provincie, al dire di Sparziano:e co-
me le sue Regioni non erano più, che undici ; così
egli poi distaisela in 17 Provincie. Dilatò anche i
confini della Campania aggiungendovi gP Irpini ,
tanto che Benevento venne in appresso ad essere
chiamata città della Campania. Mutò pure la po-
lizia ed i Magistrali ; perchè instituì quattro Con-
solari, ai quali fu commesso il governo delle mag-
giori Provincie d'Italia: e le altre a secondo della
loro varia condizione si commisero ai Correttori,
ed olire ai Presidi, che furono nomi di Magistrati
di dignità dissuguale. Sotto la disposizione de'Con-
solari commise otto Provincie, tra le quali la Cam-
pania , e fu allora che la città di Pozzuoli dipese
dal Consolacene governava la Campania intera.
Dopo poco tempo il governo si rese quasi assoluto,
togliendosi alle ciltà molte di quelle prerogative ,
che o la condizione di Municipio, o di Colonia, o
di città Federata loro arrecava; e fu anche allora
che Pozzuoli molto perdette nelle sue prerogative.

L'autorità e giurisdizione de'Consolari, dei Cor-
rettori , e de' Presidi acquistò maggiore accresci-
mento allorché Costantino Magno translatd l'Impe-
riale Seggio in Oriente, commettendo interamente
il governo nelle loro mani, e ciò fu dare 1' ultima
mano alla mina d'Italia. Per la qual cosa la ciltà
 
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