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Criscio, Giuseppe de
Notizie istoriche archeologiche topografiche dell'antica citta di Pozzuoli: e dei suoi due aquidotti Serino e Campano — Neapel, 1881

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https://doi.org/10.11588/diglit.12237#0039
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le colline poste sullo stesso A verino s'immetteva
in Cuma, Baja e Miseno; e con altre piccole di-
ramazioni poste in livello inferiore, dava acqua
ad un grande numero di piccoli serbatoi delle
Terme antiche sparse nei contorni.

Origine ed Epoca di un tale Condotto

Prima di venire a trattare dell'origine ed epo-
ca del famoso aquidotto Scrino, stimo premettere
poche parole intorno all'antica città di Cuma , co-
me punto di partenza del mio ragionamento. Fu
Cuma la prima città italo-greca di tutta l'Italia,edi-
ficata in tempi remotissimi da una Colonia di Cal-
cidensi di Eubea secondo Livio; o dai Calcidesi e
dai Cumei insieme, come vuole Strabone; allorché
le città d'Italia non esistevano ancora, e come sti-
ma il dotto Pellegrino (1) stabilita 533 anni prima,
che venisse la Colonia dei Samii ad ampliare Di-
cearchia. Lo Storico Agazia nel suo lib. I cosi la
descrive — Oppidùm vero Italicum est Cuma mu-
nitissimum, ncque expugnaiu facile : situm est
enim in arduo colle difficilem aditum habente ;
estque veluti specula maris Tyrrhenici : immi-

net quippe littoris collis......editiore igitur loco

situm vallo, turribusque, et propugnaculis vali-
dissime struclurae cinctum est.

Divenendo essa in appresso potentissima e flo-
rida, resistè ai popoli d'Etruria, agli Umbri, ai
Panni, ad Amilcare,ed anche ad Annibale. Elassi
degli anni, essendo i dimani accresciuti nella lo-
ro popolazione, crebbe anche il bisogno di molt'ac-
qua per soddisfare alle necessità della novella po-
polazione, e forse anche a quella del lusso ; poiché

(1) Camillo Pellegrino—Discorsi della Campania Felice, ov-
vero Apparato alle Antichità di Capua. Discorsi 2. pSg. 2G0. Na-
poli MDCCLXX.
 
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