« le acque più pure e più salubri, non sono
« d'ammirarsi soltanto per la perfezione dell'in-
« terna struttura , ma servivano di decorazione
« alla campagna romana ove spiccavano per sem-
« plicità e grandiosità colle lunghe file d'innu-
« merevoli arcate ; oggi ancora quelle ruine rom-
« pooo la monotonia di quei deserti : alla vista
« degli a v va ozi del famoso Amo Novus è facile
« immaginare qual era in antico il più impor-
« tante degli aquidotti, che aveva 60 miglia di
« sviluppo, ed arcate che in certe località rag-
« giungevano 1' altezza di 40 metri. » Più ap-
presso il Monticelli alla pag. 84 si contradice ,
confessando ignorare l'epoca della costruzione
dell' aquidotto Campano di Pozzuoli ; mentre prn
ma lo dichiarò di epoca greca assieme con l'al-
tro della Bolla di Napoli, solo perchè Pozzuoli
fu città greca, come lo fu Napoli. Ecco le sue
parole. « Trasportatevi meco di grazia in Poz-
« zuoli ad ammirare un artifizio simile a quello
« del nostro Aquidotto e similmente costruito.
« Avendo quella città un suolo bibulo nella pia-
ce nura inclinata eli Campana con lo stesso arti-
« fìzio gode del vantaggio di un rivolo perenne
« d' acqua , il quale dopo di avere animato un
« mulino scende in più fontane ad irrigare la
« la terra, ed a dissetare gli uomini e gli ani-
ce mali » (Notale l'aquidotto della Bolla di Na-
poli è costruito come quello di Campana di Poz-
zuoli e con lo stesso artifizio ne riceviamo F ac-
qua !,) Indi soggiunge.
« È notissimo il condotto che dall' alto della
« strada Campana mena l'acqua in Pozzuoli, ed
« è nota nella stessa strada una piccola porta
« chiusa a chiave, per la quale si entra in una
« d'ammirarsi soltanto per la perfezione dell'in-
« terna struttura , ma servivano di decorazione
« alla campagna romana ove spiccavano per sem-
« plicità e grandiosità colle lunghe file d'innu-
« merevoli arcate ; oggi ancora quelle ruine rom-
« pooo la monotonia di quei deserti : alla vista
« degli a v va ozi del famoso Amo Novus è facile
« immaginare qual era in antico il più impor-
« tante degli aquidotti, che aveva 60 miglia di
« sviluppo, ed arcate che in certe località rag-
« giungevano 1' altezza di 40 metri. » Più ap-
presso il Monticelli alla pag. 84 si contradice ,
confessando ignorare l'epoca della costruzione
dell' aquidotto Campano di Pozzuoli ; mentre prn
ma lo dichiarò di epoca greca assieme con l'al-
tro della Bolla di Napoli, solo perchè Pozzuoli
fu città greca, come lo fu Napoli. Ecco le sue
parole. « Trasportatevi meco di grazia in Poz-
« zuoli ad ammirare un artifizio simile a quello
« del nostro Aquidotto e similmente costruito.
« Avendo quella città un suolo bibulo nella pia-
ce nura inclinata eli Campana con lo stesso arti-
« fìzio gode del vantaggio di un rivolo perenne
« d' acqua , il quale dopo di avere animato un
« mulino scende in più fontane ad irrigare la
« la terra, ed a dissetare gli uomini e gli ani-
ce mali » (Notale l'aquidotto della Bolla di Na-
poli è costruito come quello di Campana di Poz-
zuoli e con lo stesso artifizio ne riceviamo F ac-
qua !,) Indi soggiunge.
« È notissimo il condotto che dall' alto della
« strada Campana mena l'acqua in Pozzuoli, ed
« è nota nella stessa strada una piccola porta
« chiusa a chiave, per la quale si entra in una