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Criscio, Giuseppe de
Notizie istoriche archeologiche topografiche dell'antica citta di Pozzuoli: e dei suoi due aquidotti Serino e Campano — Neapel, 1881

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https://doi.org/10.11588/diglit.12237#0088
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dono pei crepacci del condotto Campano, che pre-
sero tale via ; o che sia una novella sorgente
proveniente dalle pendici del Gauro poste al sud.
Esaminarla con saggi è cosa utile sotto tutti i
rapporti per renderla tli pubblica utilità.

La seconda causa della dispersione delle ac-
que o mancanza di esse nel condotto, è il catti-
vo livello del sottoposto suolo per dove scorrono,
esisistente quasi in tutto il canale del condotto
Campano.

Infatti fluendo esse dalle scaturigini primi-
tive poste in livello superiore, sono spesso tratte-
nule ed arrestate in certi sili del canale, ove il
suo fondo e più basso, e posto fra due livelli dif-
ferenti; di modo;che le acque quando sono giunte
all' altezza del livello più basso che guarda Puz-
zuoli, allora fluiscono lentamente, rimanendo
sempre un grande volume nel canale ove il fondo
è sottoposto tanto al livello delle acque che scen-
dono dal nordìche a quelle del sud.

Tale difetto influisce molto a fare disperdere
pei piccoli crepacci una grande copia delle ac-
que, senza di che esse fluirebbero con maggiore
velocità, e potrebbero facilmente menarsi ad un
livello superiore a quello che esiste oggi in Poz-
zuoli.

L'ultima o terza causa della mancanza delle
acque nel condotto Campano, è appunto 1' usur-
pazione di esse da parte dei privati, sia che ab-
biano delle concessioni, sia che non le abbiano,
prima che giungono nella città di Pozzuoli. Vo-
lere ragionare a lungo su quest' ultima causa ,
sarebbe un'imprudenza, e grande odiosità verso
di me eccitarci, giusta 1' antico adagio Veritas
odìum parìt; e perciò basterà solo accennarla di
sfuggita senza entrare nei particolari. Tuttavia
 
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