Principé, sono per mio avviso Ie monete coniate col suo nome
e con i’impronto dei suo auguito volto. II Vergara (a) tav.VI.
n.d. 7. ha pubblicati due cosìdetti agostali, quegli sterfi che sap-
piamo da Riccardo da S. Germano essere slati battuti del 1231.
neile Zecche di Brindisi e di Messina : Nummì aurei, qui Augu-
stales 'vocantur, de mandato Imperatoris in utraque Sicla Brun~
dusit C* MeJJame cuduntur ; i quali ali’anno seguente eglidiscri-
ve con queste parole : Mense Junii quidam Tbomas de Pando
Civis Scalen. novam monetam auri, quee auguftalis dicitur , ad
S. Germanum detulit .... annotata sigura auguftalis erat ba-
bens ab uno latere caput hominis cum media sacie, ab alio aqui-
lam: Descrizione che corrisponde per sappunto alla stampa pres-
so del Vergara; con questa soia differenza, come quivi si osser-
va dal citato autore, che l’Imp. una volta ha Iacorona, e l’al-
tra è laureato. Sono però queste monete di tanta bellezza, ond’
il Vergara ebbe a dire : V Artefice di quefte fi vede cbe volle
ìmitare le medaglie degli antichi Imp., mentre son satte con
grande artìficio, e buon dijegno^ cofa rarijsima in quel secolo .
E col Vergara si accorda lo Schmutzero ( h) scrivendo : Relle
enim ex pulcbritudine eorum ( nummorum ) plane eximia ....
colligimus Fridericum noftrum singulari bonarum artium culto-
res benevolentia sovijse , ipsumque doBum & inteliìgentem ar-
tisicii suijse existimatorem. Altra moneta fu pure fatta coniare
dailo stesso Cesare neli’ anno 1236. appellata Imperiale, come fe-
de ne fa lo stesso Cronilta Sangermanese così : tìoc anno jujsu
Imperatoris Brundufei novi ìmperiales cuduntur, & veteres caf*
sati sunt . II Vergara non passò sotto silenzio questa moneta ,
coniechè non ne recasse il disegno ; e par che inchinasse a cre»
derla un’istesfa cola che sagostale: noi però dall’ Anonimo Mi-
lanese sappiamo , che Imperialis habens imaginem Imperatoris
& subfcriptionem erat de argento purijjìmo.
Negli Annali (c) del libero Monistero Gottwicense è stato
pubblicato un di questi Imperiali, che in bellezza è tutto simi-
le all’agostale, a quello però il qual rappresenta l’ Imp. iaurea-
to ; ed io lo credo battuto con lo lfesso conio , differendo solo
nel metallo, cioè che dove quello è di oro , questo è di argen-
to. Ognuno avrebbe potuto credere, che della bellezza di siffat-
te medaglie impresse parte sosse da attribuirne a chi ne formò
il di-
{ a) Monete del Regno di Napoli ec.
( b ) De Frid. II. in rem lìtterarìarn meritis.
(c ) Tom.L prodr.
e con i’impronto dei suo auguito volto. II Vergara (a) tav.VI.
n.d. 7. ha pubblicati due cosìdetti agostali, quegli sterfi che sap-
piamo da Riccardo da S. Germano essere slati battuti del 1231.
neile Zecche di Brindisi e di Messina : Nummì aurei, qui Augu-
stales 'vocantur, de mandato Imperatoris in utraque Sicla Brun~
dusit C* MeJJame cuduntur ; i quali ali’anno seguente eglidiscri-
ve con queste parole : Mense Junii quidam Tbomas de Pando
Civis Scalen. novam monetam auri, quee auguftalis dicitur , ad
S. Germanum detulit .... annotata sigura auguftalis erat ba-
bens ab uno latere caput hominis cum media sacie, ab alio aqui-
lam: Descrizione che corrisponde per sappunto alla stampa pres-
so del Vergara; con questa soia differenza, come quivi si osser-
va dal citato autore, che l’Imp. una volta ha Iacorona, e l’al-
tra è laureato. Sono però queste monete di tanta bellezza, ond’
il Vergara ebbe a dire : V Artefice di quefte fi vede cbe volle
ìmitare le medaglie degli antichi Imp., mentre son satte con
grande artìficio, e buon dijegno^ cofa rarijsima in quel secolo .
E col Vergara si accorda lo Schmutzero ( h) scrivendo : Relle
enim ex pulcbritudine eorum ( nummorum ) plane eximia ....
colligimus Fridericum noftrum singulari bonarum artium culto-
res benevolentia sovijse , ipsumque doBum & inteliìgentem ar-
tisicii suijse existimatorem. Altra moneta fu pure fatta coniare
dailo stesso Cesare neli’ anno 1236. appellata Imperiale, come fe-
de ne fa lo stesso Cronilta Sangermanese così : tìoc anno jujsu
Imperatoris Brundufei novi ìmperiales cuduntur, & veteres caf*
sati sunt . II Vergara non passò sotto silenzio questa moneta ,
coniechè non ne recasse il disegno ; e par che inchinasse a cre»
derla un’istesfa cola che sagostale: noi però dall’ Anonimo Mi-
lanese sappiamo , che Imperialis habens imaginem Imperatoris
& subfcriptionem erat de argento purijjìmo.
Negli Annali (c) del libero Monistero Gottwicense è stato
pubblicato un di questi Imperiali, che in bellezza è tutto simi-
le all’agostale, a quello però il qual rappresenta l’ Imp. iaurea-
to ; ed io lo credo battuto con lo lfesso conio , differendo solo
nel metallo, cioè che dove quello è di oro , questo è di argen-
to. Ognuno avrebbe potuto credere, che della bellezza di siffat-
te medaglie impresse parte sosse da attribuirne a chi ne formò
il di-
{ a) Monete del Regno di Napoli ec.
( b ) De Frid. II. in rem lìtterarìarn meritis.
(c ) Tom.L prodr.