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A L CHtARISSIMO
S I G N 0 R
AVVOCATO MIGLIOROTTO MACCIONI
pROFESSORE DI LEGGI NELL’UnIVERSITA DI PlSA
Sopra Mino^ o Gìacomo da Torrita.
S I G N O R E,
IL Tizio nella sua storia di Siena inedita osserva, che i Saned
più degli altri Toscani ebbero in uso ne’secoli intorno al de»
cimo terzo di accorciare i nomi ; non vi prenda maraviglia duti»
, che questo Giacomo da Torrita, terra dello Stato Sanese #
:ome Voi ben sapete, folse chiamato inSienaMino, edalVasarì
aiacomo. Prima di aiserire che sia sua una pittura a fresco, che
; nella sala grande de! pubblico palazzo di Siena, voglio premet-
,ere alcune notizie intorno a quest’argomento tratte dai manoscrit-
ti del Ch. Benvoglienti ; Voi esaminandole resterete semprepiù con-
vinto deli’ integrità di quello Scrittore, ed io avrò luogo a dirne
i! mio sentimento con maggiore libertà. (a)
„ Quando scrisìì a V. S. Illust. qualche notizia della pitturafio-
„ rita appresso di noi, presi uno sbaglio , quale m’è necessario il
„ confess'arlo. Avendoioosservatoa’libridelìaBiccherna, cheMae-
„ flro Mino aveva dipinto nel 1289. nella Sala de’Signori IaMa-
„ donna con alcuniSanti, credetti lubito che susse quella beJIa pit-
3, tura, che abbiamo nel noflro palazzo ; ma Ia verità sì è che
3, quelia non puotè essere, perchè laSala èflatafatta dopo, edho
„ inteso, che questa veramente sia dipinta circa il 1340. e certa-
„ mente di questo tempo la Gittà abbondava di pittori. Maestro
„ Mino non è altri che Fra Jacomo da Torrita, del quale parla-
„ no a lungo il nostro Mancini nel suo trattato della pittura MS.
„ come ancora Fil. Baldinucci f.41. del 2. decennio del primose-
„ colo, e il Padre Ugurgieri nelle pompe Sanesi tit. 33. f. 329.
„ Di queflo Guidone credo che sia stato scolare MàroMino tra-
3, lasciato (b) dalMancini, che nel 1289. dipinse laVergineM.ed
(*) Lect. d’ Uberco Benvoglienci al Signor Agosiino Paradisi . Siena
31. Agosio 1701. Cod. in 4. XXVII. C. 6. a pag. 2-35-
(b) Forle il M-S. del Mancini che aveva per Ie mani ii Benvoglienti era
mancante; in queìli che vidi io nella Libreria dell’ Universita diSiena,
e in Roma prélso'S. E. il Signor Principe Chigi , e da ciò che si rileva
da quello della Libreria Nani, de’MSS. della quale ci diede nel 1778.
una distinta relazione 1* Erudicistìaio Sig. D. Jacopo Morelli, osiTervai
fatta dal Mabcini menzione di Jacopo da Torrita.
A L CHtARISSIMO
S I G N 0 R
AVVOCATO MIGLIOROTTO MACCIONI
pROFESSORE DI LEGGI NELL’UnIVERSITA DI PlSA
Sopra Mino^ o Gìacomo da Torrita.
S I G N O R E,
IL Tizio nella sua storia di Siena inedita osserva, che i Saned
più degli altri Toscani ebbero in uso ne’secoli intorno al de»
cimo terzo di accorciare i nomi ; non vi prenda maraviglia duti»
, che questo Giacomo da Torrita, terra dello Stato Sanese #
:ome Voi ben sapete, folse chiamato inSienaMino, edalVasarì
aiacomo. Prima di aiserire che sia sua una pittura a fresco, che
; nella sala grande de! pubblico palazzo di Siena, voglio premet-
,ere alcune notizie intorno a quest’argomento tratte dai manoscrit-
ti del Ch. Benvoglienti ; Voi esaminandole resterete semprepiù con-
vinto deli’ integrità di quello Scrittore, ed io avrò luogo a dirne
i! mio sentimento con maggiore libertà. (a)
„ Quando scrisìì a V. S. Illust. qualche notizia della pitturafio-
„ rita appresso di noi, presi uno sbaglio , quale m’è necessario il
„ confess'arlo. Avendoioosservatoa’libridelìaBiccherna, cheMae-
„ flro Mino aveva dipinto nel 1289. nella Sala de’Signori IaMa-
„ donna con alcuniSanti, credetti lubito che susse quella beJIa pit-
3, tura, che abbiamo nel noflro palazzo ; ma Ia verità sì è che
3, quelia non puotè essere, perchè laSala èflatafatta dopo, edho
„ inteso, che questa veramente sia dipinta circa il 1340. e certa-
„ mente di questo tempo la Gittà abbondava di pittori. Maestro
„ Mino non è altri che Fra Jacomo da Torrita, del quale parla-
„ no a lungo il nostro Mancini nel suo trattato della pittura MS.
„ come ancora Fil. Baldinucci f.41. del 2. decennio del primose-
„ colo, e il Padre Ugurgieri nelle pompe Sanesi tit. 33. f. 329.
„ Di queflo Guidone credo che sia stato scolare MàroMino tra-
3, lasciato (b) dalMancini, che nel 1289. dipinse laVergineM.ed
(*) Lect. d’ Uberco Benvoglienci al Signor Agosiino Paradisi . Siena
31. Agosio 1701. Cod. in 4. XXVII. C. 6. a pag. 2-35-
(b) Forle il M-S. del Mancini che aveva per Ie mani ii Benvoglienti era
mancante; in queìli che vidi io nella Libreria dell’ Universita diSiena,
e in Roma prélso'S. E. il Signor Principe Chigi , e da ciò che si rileva
da quello della Libreria Nani, de’MSS. della quale ci diede nel 1778.
una distinta relazione 1* Erudicistìaio Sig. D. Jacopo Morelli, osiTervai
fatta dal Mabcini menzione di Jacopo da Torrita.