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stabilito nel secondo periodo non era ancora terminata, forse cominciò quella del
terzo disegno col tentativo della scala nel precedente capo illustrata, toglierò ad
esame in globo i monumenti del primitivo rettangolo; e ne discernerò i gruppi
dietro la scorta non solo dei dati topografici e architettonici, ma altresì delle
osservazioni archeologiche. Tutti i sepolcri ed i cubicoli scavati nel sistema ed al
livello del primitivo rettangolo (eccetto un solo cubicolo, del quale tosto parlerò)
presentano caratteri manifesti di arcaismo. Sul tipo arcaico delle forme architetto-
niche si vegga l'analisi spesso citata. Io ne ricorderò soltanto un punto, che stimo
notabilissimo; l'assenza costante e sistematica dell'arcosolio anche nei più nobili tra
gli illustri sepolcri di questi ipogei ; e in luogo dell' arcosolio gli ampli loculi e
le arche coperte da mense orizzontali sormontate da nicchie quadrilunghe più o
meno depresse. Fa eccezione il cubicolo H', nel quale troviamo gli arcosoli; ed
appunto questa é eccezione, che conferma la regola. Quel cubicolo ha un ingresso
irregolare ; è irregolarmente scavato nell' interstizio tra due vie preesistenti ; la
posteriorità sua a tutto il sistema di gallerie, in mezzo alle quali è situato, è
di per sé evidente. Adunque la costante mancanza degli arcosoli e l'uso in quella
vece degli ampli loculi e delle arche sopra accennate è indizio di arcaismo; e
benché in altri cemeteri qualche arcosolio della consueta forma io conosca del
secolo secondo o forse anche del primo, pure nella nostra necropoli quella foggia
di sepoltura non piacque e non fu adottata durante i primi periodi dell' escava-
zione, i cui limiti la citata pianta descrive. Il medesimo fatto chiamò a sé l'oc-
chio nostro e la mente nelle cripte di Lucina anteriori al cemetero di Callisto.
Questo dato è di grande momento. Imperocché 1' arcosolio regna in ogni parte
dell' area seconda e della terza ; ed é frequente, anzi spiega molta magnificenza
di ornati, in alcune cripte della via Q aggiunta all' area rettangolare callistiana,
per legarla coli' area seconda. Quivi però la primitiva cripta storica Q' Q2 (oggi
nascosta sotto la scala) è priva, come le più antiche, di arcosoli. Nell'appendice,
che sbocca all'arenaria, v'é un cubicolo ; ma niun arcosolio. Nelle gallerie sca-
vate al livello dell'interramento, che di necessità sono posteriori alle appendici
predette, gli arcosoli non possono mancare : ed in fatti nei pochi cubicoli sca-
vati a quel livello essi non mancano. Ora poiché la stanza principale dell' area
prima destinata sotto Zefirino o Callisto alla sepoltura dei papi ebbe soltanto
gli ampli loculi e le nicchie quadrilunghe sopra le arche ed i sarcofagi, e neppure
uno di quei monumenti arcuati, che con ogni più splendida decorazione furono poi
prodigati anche a sepolcri di mediocre conto; fa d'uopo inferirne, che ai giorni
di quei pontefici negli ipogei dell'Appia l'arcosolio per gli avelli più nobili non
era stato ancora adottato; e che le regioni sotterranee della callistiana necropoli,
ove quella foggia architettonica domina, sono posteriori ai tempi almeno di Ze-
firino. Questa conseguenza, che vedremo confermata dall' esame delle pitture e
delle iscrizioni, dimostra, che il coemelerium Zephyrini nominato nel libro ponti-
ficale non può essere l'area seconda, né la terza; ma deve essere la prima, cui
compete altresì il nome di coemeterium Callisti. E il libro nono dei Filosofumeni
oggi ci spiega storicamente quel doppio nome, insegnandoci che Zefirino papa a
Callisto diacono suo die la cura del cemetero.
stabilito nel secondo periodo non era ancora terminata, forse cominciò quella del
terzo disegno col tentativo della scala nel precedente capo illustrata, toglierò ad
esame in globo i monumenti del primitivo rettangolo; e ne discernerò i gruppi
dietro la scorta non solo dei dati topografici e architettonici, ma altresì delle
osservazioni archeologiche. Tutti i sepolcri ed i cubicoli scavati nel sistema ed al
livello del primitivo rettangolo (eccetto un solo cubicolo, del quale tosto parlerò)
presentano caratteri manifesti di arcaismo. Sul tipo arcaico delle forme architetto-
niche si vegga l'analisi spesso citata. Io ne ricorderò soltanto un punto, che stimo
notabilissimo; l'assenza costante e sistematica dell'arcosolio anche nei più nobili tra
gli illustri sepolcri di questi ipogei ; e in luogo dell' arcosolio gli ampli loculi e
le arche coperte da mense orizzontali sormontate da nicchie quadrilunghe più o
meno depresse. Fa eccezione il cubicolo H', nel quale troviamo gli arcosoli; ed
appunto questa é eccezione, che conferma la regola. Quel cubicolo ha un ingresso
irregolare ; è irregolarmente scavato nell' interstizio tra due vie preesistenti ; la
posteriorità sua a tutto il sistema di gallerie, in mezzo alle quali è situato, è
di per sé evidente. Adunque la costante mancanza degli arcosoli e l'uso in quella
vece degli ampli loculi e delle arche sopra accennate è indizio di arcaismo; e
benché in altri cemeteri qualche arcosolio della consueta forma io conosca del
secolo secondo o forse anche del primo, pure nella nostra necropoli quella foggia
di sepoltura non piacque e non fu adottata durante i primi periodi dell' escava-
zione, i cui limiti la citata pianta descrive. Il medesimo fatto chiamò a sé l'oc-
chio nostro e la mente nelle cripte di Lucina anteriori al cemetero di Callisto.
Questo dato è di grande momento. Imperocché 1' arcosolio regna in ogni parte
dell' area seconda e della terza ; ed é frequente, anzi spiega molta magnificenza
di ornati, in alcune cripte della via Q aggiunta all' area rettangolare callistiana,
per legarla coli' area seconda. Quivi però la primitiva cripta storica Q' Q2 (oggi
nascosta sotto la scala) è priva, come le più antiche, di arcosoli. Nell'appendice,
che sbocca all'arenaria, v'é un cubicolo ; ma niun arcosolio. Nelle gallerie sca-
vate al livello dell'interramento, che di necessità sono posteriori alle appendici
predette, gli arcosoli non possono mancare : ed in fatti nei pochi cubicoli sca-
vati a quel livello essi non mancano. Ora poiché la stanza principale dell' area
prima destinata sotto Zefirino o Callisto alla sepoltura dei papi ebbe soltanto
gli ampli loculi e le nicchie quadrilunghe sopra le arche ed i sarcofagi, e neppure
uno di quei monumenti arcuati, che con ogni più splendida decorazione furono poi
prodigati anche a sepolcri di mediocre conto; fa d'uopo inferirne, che ai giorni
di quei pontefici negli ipogei dell'Appia l'arcosolio per gli avelli più nobili non
era stato ancora adottato; e che le regioni sotterranee della callistiana necropoli,
ove quella foggia architettonica domina, sono posteriori ai tempi almeno di Ze-
firino. Questa conseguenza, che vedremo confermata dall' esame delle pitture e
delle iscrizioni, dimostra, che il coemelerium Zephyrini nominato nel libro ponti-
ficale non può essere l'area seconda, né la terza; ma deve essere la prima, cui
compete altresì il nome di coemeterium Callisti. E il libro nono dei Filosofumeni
oggi ci spiega storicamente quel doppio nome, insegnandoci che Zefirino papa a
Callisto diacono suo die la cura del cemetero.