Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Euclides; Danti, Ignazio; Giunta, Filippo; Heliodorus
La Prospettiva di Evclide: Nella quale si tratta di quelle cose, che per raggi diritti si veggono: & di quelle, che con raggi refleßi nelli Specchi appariscono — Fiorenza, 1573 [Cicognara, 835 A-C]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.31588#0130
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
L A PROSPETTIVA DI

jpcttwa & la. d e. che fi uede fotto Cangolo retto. dae. apparìsce
maggiore della. n i.che f uede sotto l'angolo. n a i. minore de l
retto.

Che noi ueggiamo principalmence con quella luce,che è din
9 torno alPassè del Cono . Tsella sigura di Jopra la linea. a m.
èl'affe delCono.

10 Chelavirtù, &c potenza uisiua opera principalmente inuer
so quelle cose che gli sono dauanti. Cioè à dirittura della linea
. a m. aJJedelCono.

11 Che la punta del Cono del ueder nostro è dentro alla pupil-
la, ècentro della sfera dell’occhio -, poiche’l cerchio della
pupillane tagliala quartaparte. Nella siguradi fopra lapunta
del Cono è nel punto. a. centro dell'occhio, & la pupilla è la. b c.
& èla quarta parte del cerchio. a b c.

i 1 Che le cose che si ueggono ,ò si ueggono con uedere diritto,
ò rotto,ò ressesso.

Dal centro deltoc
chio. o. efconoiraggi.o
b. &. o e. cheueggono
la.B e. con raggi retti,
rnapoi la. s e. entrando
sotto vn corpo diafono
difserente dall'aria i rag
gi f rompono nella su-
perficie. de.^ cofi la
grande%7a. b e . è nifla
da' raggi oDB.eiro ce.rotti. Malagrande7$a.u. fiuedecolrag
gio. o m. cheJìrisietteneUo Jpecchio. iK.Et i raggi. o b. &. o e. si
romponone punti. d. c. adangoliparifopralafupersicie de! fecon~
do diasono.D c. cbe è quel che dice il seguete capitolo. Il che fii dimo
ssraper la 5. delprimo esfendo il lato. o d. eguale allato. o c,

^ Deila hmiiitudine,che hail ueder nostro col Sole.
q. Che il ueder nostro rompendosi fa angoli pari in quel luogo
otiesirompe, comeancofail Sole.
j Chenoiandiamoadunqj àtrouarequeile cose,chenoi ueg-
giamo con alcuni raggi che si partor.o dagli occhi nostri, ce Jo
dichiara la figura degli occhi, ia quaie non è concaua, ne ac-
x comodata à riceuere cosa alcuna, come queiia degii altri sen-
s,ma tonda à guisa d’una paila. Ht che quei raggi,che si par

tono dagliocchi, sienoluce, ce io dimostra lo splcndore degli

occhi.
 
Annotationen