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Polska Akademia Umieje̜tności <Krakau> / Komisja Historii Sztuki [Hrsg.]; Polska Akademia Nauk <Warschau> / Oddział <Krakau> / Komisja Teorii i Historii Sztuki [Hrsg.]
Folia Historiae Artium — 30.1994

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Gawrońska-Oramus, Beata: Il Maestro della Crosifissione di Fiesole, un nuovo tentativo di attribuzione dell' "Imago Pietatis" del Wawel
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https://doi.org/10.11588/diglit.20615#0142
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5. Sandro Botticelli, Annunciazione, Firenze, Galleria
(foto Archivio di Istituto di Storia delParte, Cracovia)

indubbiamente alla vista che si stende dalia fi-
nestra delY Annunciazione, dove coimpare lo

stesso motivo delParchitettura ecclesiastica che
troviamo sulPaltura. Da ąuanto appena detto
deriva che la cotmposizione, le mani del Cristo
e i motivi paesaggistici de 11 a Pieta di Kalinin-
grad sono prestiti di opere autografe del Botti-
celli dalia tematica simile. Tenuto peró conto di
una certa imperizia del disegno, soprattutto delta
figura di Cristo, non mi sembra giusto ascriverlo
al Botticelli in persona. Considerato 1’alto livello
tecnico e P atmosfera lirica delPinsieme, piu vi-
cino alla sua arte risulta il ąuadro della Galleria
deirAccademia. Piu lontana da influenzę botti-
celliane sembra Ylmago Pietatis cracoviana, che
si contraddistingue per la forte espressivdta e per
lo slancio realistko. Nonostante ció la replicazione
del ąuadro fiorentino nel ąuadro del Wawel

23 R. v a n Marle, The Development of the Italian

Schools of Painting, XII, The Hague 1931, p. 11, defi-
nisce periodo mistico la tarda produzione di Botticelli

contrassegnata, secondo lui, dalPinfluenza di Savonaro-

la. L’argomento viene affrontato piu ampiamente da
D. Weinstein, The Myth of Florence, London 1968

(Florentine Studies); R. M. Steinberg, Fra Girolamo
Savonarola and the Painters and Paintings of Flo-
rence at the Tum of the Fifteenth Century, Ann Arbor,
Mich. 1969 [New York, Columbia University, Ph. D.];
R. J. M. O 1 s o n, Studies in the Later Works of Sandro

e certe affinita eon ąuello di Kaliningrad ci
spingono a chiederci se esistano altri legami del
dipinto che qui ci interessa eon la bottega del
Botticelli. Alla fine del 1489 o alPinizio del 1490
Botticelli dipinse la citata Annunciazione, la sua
prima opera del cosiddetto periodo mistico 23. Le
figurę in essa sembrano in movimento, un movi-
mento improwiso, vigoroso; le loro vesti sono
sorprendentemente modeste, come anche i vuoti
e severi interni in cui si svolge la scena. Di poco
successiva — e datata infatti fra il 1489 e il
1492 — e la Pieta di Monaco (foto 6), che si di-
stingue per la forte drammaticita dei sentimenti
e la monumentale composizdone del gruppo che
piange il Cristo24 e che in alcuni punti della
veste della Madonna e di Giovanni ricorda l’I?rta-
go Pietatis cracoviana. Al 1495 si fa risalire un’al-
tra versione del Compianto (foto 7), piu espressiva
ma piu debole dal punto di vista tecnico, ąuella
del Museo Poldi Pezzoli di Milano 25. Se ne trova
una copia nella Collezione Bourgeois di Colonia 26.
Ció costituisce un’ennesima riprova della replica-
zione delle stesse composizioni effettuate nella
cerchia del Botticelli. Ma, cosa ancora piu impor-
tante, la Pieta di Monaco tradisce tendenze
stilistiche affini e un tipo di fisionomia prossimo
alPImapo Pietatis della Galleria delhAccademia.
Detto ció mi sembra giusta rattribuzione di
ąuesfultima alla scuola del Botticelli e la propo-
sta di datarla, come fa Lightbown, alPanno 1490.

Se, come suppongo, Ylmago Pietatis cracovia-
na e una copia del ąuadro della Galleria dell’
Accademia, bisogna dedurre che essa non pote
essere dipinta prima del 1490, e il suo autore fu
strettamente legato alla bottega del Botticelli.

III

Ragghianti attribuisce la paternita del dipinto
cracoviano al Ghirlandaio, facendolo risalire alla
prima fasę della sua produzione, ai tempi degli
affreschi di Passignano 27, ąuindi al 1477 (foto 8).
Putroppo Ragghianti sottace la ąuestione del
ąuadro fiorentino e ció fa sorgere il dubbio che
egli abbia avanzato ąuesta ipotesi prima di venir-
ne a conoscenza. II Ghirlandaio si distingue per

Botticelli, Princeton University Ph. D. 1979; S. Melt-
z o f f, Botticelli, Signorelli and Savonarola, Firenze
1987.

24 Datazione di Lightbown, o. c., I, p. 112; C.
C a n e v a, Botticelli, Firenze 1990 (I gigli dell’arte 15),

p. 106.

25 Datazione di Lightbown, ibidem; C a n e v a,
ibidem.

28 R. S a 1 v i n i, Tutta la pittura del Botticelli, II,
Milano 1958, p. 77, tav. 150.

27 Datazione v a n Marle, o. c., XIII, p. 20.

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