10. Domenico Ghirlandaio, UInco ronazione della Madonna, Nami,
palazzo del Podesta (foto Archivio di Istituto di Storia delharte, Cracovia)
stare intorno al 1490 la datazione del Ragghianti,
altrimenti il dipinto cracoviano risulta precedere
il proprio modello della Galleria delLAccademia,
risalente appunto al 1490 circa. II livello delhope-
ra matura del Ghirlandaio, perche tale e la pro-
duzione degli anni ’90, e notevolmente superiore
a ąuello del ąuadro cracoviano in ąuestione.
In conclusione non molti, e per lo piu ipotetici,
sono gli argamenti a favore delLattribuzione al
Ghirlandaio delLImapo Pietatis cracoviana e il
tentativo di datarla alFanno 1477 non risulta per
niente convincente.
34 J. Maćkowski, Jacopo del Sellaio (Jahrbuch
der Preussichen Kunstsammlungen, 20, 1899), p. 192—
202; M. L o g a n, Deux tableaux de Jacopo del Sellaio
(Revue Archeologiąue, 2, 1900), p. 300—303; O. H. G i-
g 1 i o 1 i, Uantica Cappella Nenti nella chiesa di S. Lu-
cia dei Magnoli a Firenze e le sue pitture (Rivista
d’Arte, 4, 1906), p. 184—188; H. Home, Jacopo del
Sellaio (The Burlington Magazine, 13, 1908), p. 210—
213; H. Heydenreich, Ein In-Memoriam-Bild des
IV
La scheda museale del dipinto della Galleria
delLAccademia riporta come ipotizzabile 1’attri-
buzione a Jacopo del Sellaio, il che rafforza
1’ascrizione alla bottega del Botticelli, di cui Ja-
copo subi la forte influenza. II Sellaio (1442—
1493), la cui produzione e stata per la prima volta
stabilita da Hans (Jan) Maćkowski, per poi essere
ripresa da Raimond Van Marle e completata eon
il passar del tempo da altri studiosi34, si formo
alla scuola di Filippo Lippi. In eta matura si
Jacopo del Sellaio (Das schone Heim, 50, 1952), p. 252;
A. Padoa Rizzo, Proposte per Vattivita gionanile di
Jacopo del Sellaio [in:] Scritti di storia deWarte in
orore di Ugo Procacci, Milano 1977, p. 278—283; C. L.
B a s k i n s, Jacopo del S2llaio’s Pieta in S. Frediano
(The Burlington Magazine, 131, 1939), p. 474—479; N.
Pons, La Pala del Sellaio per il Carmine (Antichita
Viva, 29, 1990), p. 510.
142
palazzo del Podesta (foto Archivio di Istituto di Storia delharte, Cracovia)
stare intorno al 1490 la datazione del Ragghianti,
altrimenti il dipinto cracoviano risulta precedere
il proprio modello della Galleria delLAccademia,
risalente appunto al 1490 circa. II livello delhope-
ra matura del Ghirlandaio, perche tale e la pro-
duzione degli anni ’90, e notevolmente superiore
a ąuello del ąuadro cracoviano in ąuestione.
In conclusione non molti, e per lo piu ipotetici,
sono gli argamenti a favore delLattribuzione al
Ghirlandaio delLImapo Pietatis cracoviana e il
tentativo di datarla alFanno 1477 non risulta per
niente convincente.
34 J. Maćkowski, Jacopo del Sellaio (Jahrbuch
der Preussichen Kunstsammlungen, 20, 1899), p. 192—
202; M. L o g a n, Deux tableaux de Jacopo del Sellaio
(Revue Archeologiąue, 2, 1900), p. 300—303; O. H. G i-
g 1 i o 1 i, Uantica Cappella Nenti nella chiesa di S. Lu-
cia dei Magnoli a Firenze e le sue pitture (Rivista
d’Arte, 4, 1906), p. 184—188; H. Home, Jacopo del
Sellaio (The Burlington Magazine, 13, 1908), p. 210—
213; H. Heydenreich, Ein In-Memoriam-Bild des
IV
La scheda museale del dipinto della Galleria
delLAccademia riporta come ipotizzabile 1’attri-
buzione a Jacopo del Sellaio, il che rafforza
1’ascrizione alla bottega del Botticelli, di cui Ja-
copo subi la forte influenza. II Sellaio (1442—
1493), la cui produzione e stata per la prima volta
stabilita da Hans (Jan) Maćkowski, per poi essere
ripresa da Raimond Van Marle e completata eon
il passar del tempo da altri studiosi34, si formo
alla scuola di Filippo Lippi. In eta matura si
Jacopo del Sellaio (Das schone Heim, 50, 1952), p. 252;
A. Padoa Rizzo, Proposte per Vattivita gionanile di
Jacopo del Sellaio [in:] Scritti di storia deWarte in
orore di Ugo Procacci, Milano 1977, p. 278—283; C. L.
B a s k i n s, Jacopo del S2llaio’s Pieta in S. Frediano
(The Burlington Magazine, 131, 1939), p. 474—479; N.
Pons, La Pala del Sellaio per il Carmine (Antichita
Viva, 29, 1990), p. 510.
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