DI LIONARDO DA VINCI.
T)e campi proportionati d corpi che in efjl campeggiano, e prima delle su-
perfide piane d uniforme colore» CAP, CCCIV.
Li campi di qualunque superficie piana di colore e lume uni-
formi ? non parranno separati da ella superficie, esifendo del medesi-
mo colore e lume. Adunque per la converta parranno separati, se
saranno di colore e lume divedi,
Tittura di figura e corpo, CAP. CCCV,
Li corpi regolari sono di due sorti, F una de* quali è veslito
di superficie curva, ovale, o sferica, l’ altro è circondato di superfi-
eie laterate, regolare o irregolare. Li corpi sferici, ovvero ovali,
pajono sempre separati dalli loro campi, ancorché elso corpo sia del
color del suo campo, & il limile accaderà de’ corpi laterati: e que-
llo accade per essere dispo Ili alla generatione dell* ombre da qualch*
uno de’ loro lati, il che non può accadere nella superficie piana.
Nella pittura mancherà prima di notitia la parte di quel corpo che farà
di minor quantità » CAP. C C C VI,
Delle parti di quei corpi che si rimuovono dall* occhio, quella
mancherà prima di notitia, che sarà di minor figura. Dal che ne
segue che la parte di maggior quantità fia F ultima a mancar di sua
notitia. Adunque tu, pittore, non finire li piccioli membri di quel-
le cose che sono molto remote, ma seguita la regola data nel sedo.
Quanti sono quelli che nel figurar le città, & altre cole remo-
te dall’ occhio, fanno li termini notissimi de gl’ edifici], non altri-
menti che se fusiero in vicinisfime propinquità: e quello è impedi-
bile in natura, perche nissuna potentidima villa è quella eh’ in si
ìontanidima dillanza poda vedere li predetti termini con vera noti-
tia, perche li termini d’ edi corpi sono termini delle loro superfi-
eie , e li termini delle superficie sono linee , le quali linee non so-
no parte alcuna della quantità d’ eda. superficie, ne etiam dell’ aria
che di se velie tale superficie. Adunque quello che non è parte d’al-
cuna cola è invisibile, com* è provato in geometria. Adunque tu,
pittore, se farai e di termini spediti e noti, com’è in usanza, non sarà
da te figurata si rimota dislanza, che per tal diffetto non si dimo-
slri vicmishma. Ancora gli angoli de gl’ edificij sono quelli che nel-
le dislanti città non si debbono figurare, perche da lontano è im-
pedibile vederli, conciosiache ehi angoli sono il concorso di due li-
nee in un punto, & il punto non ha parte, adunque è invisibile »
Ter*
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T)e campi proportionati d corpi che in efjl campeggiano, e prima delle su-
perfide piane d uniforme colore» CAP, CCCIV.
Li campi di qualunque superficie piana di colore e lume uni-
formi ? non parranno separati da ella superficie, esifendo del medesi-
mo colore e lume. Adunque per la converta parranno separati, se
saranno di colore e lume divedi,
Tittura di figura e corpo, CAP. CCCV,
Li corpi regolari sono di due sorti, F una de* quali è veslito
di superficie curva, ovale, o sferica, l’ altro è circondato di superfi-
eie laterate, regolare o irregolare. Li corpi sferici, ovvero ovali,
pajono sempre separati dalli loro campi, ancorché elso corpo sia del
color del suo campo, & il limile accaderà de’ corpi laterati: e que-
llo accade per essere dispo Ili alla generatione dell* ombre da qualch*
uno de’ loro lati, il che non può accadere nella superficie piana.
Nella pittura mancherà prima di notitia la parte di quel corpo che farà
di minor quantità » CAP. C C C VI,
Delle parti di quei corpi che si rimuovono dall* occhio, quella
mancherà prima di notitia, che sarà di minor figura. Dal che ne
segue che la parte di maggior quantità fia F ultima a mancar di sua
notitia. Adunque tu, pittore, non finire li piccioli membri di quel-
le cose che sono molto remote, ma seguita la regola data nel sedo.
Quanti sono quelli che nel figurar le città, & altre cole remo-
te dall’ occhio, fanno li termini notissimi de gl’ edifici], non altri-
menti che se fusiero in vicinisfime propinquità: e quello è impedi-
bile in natura, perche nissuna potentidima villa è quella eh’ in si
ìontanidima dillanza poda vedere li predetti termini con vera noti-
tia, perche li termini d’ edi corpi sono termini delle loro superfi-
eie , e li termini delle superficie sono linee , le quali linee non so-
no parte alcuna della quantità d’ eda. superficie, ne etiam dell’ aria
che di se velie tale superficie. Adunque quello che non è parte d’al-
cuna cola è invisibile, com* è provato in geometria. Adunque tu,
pittore, se farai e di termini spediti e noti, com’è in usanza, non sarà
da te figurata si rimota dislanza, che per tal diffetto non si dimo-
slri vicmishma. Ancora gli angoli de gl’ edificij sono quelli che nel-
le dislanti città non si debbono figurare, perche da lontano è im-
pedibile vederli, conciosiache ehi angoli sono il concorso di due li-
nee in un punto, & il punto non ha parte, adunque è invisibile »
Ter*
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