Mascardi, Vitale: Festa, Fatta In Roma, Alli 25. di Febraio MDCXXXIV. (Roma, [1635]) [Cicognara, 1440]

L a gene roft ìmpnja ,

A cm l’alto Campion tuttt vi spda.
Fiapojcta que&o Carro ,

Fur che Amor lieto arrida
A la giuFla querela, a i voti miei
Carco di voHre fpoglie -, e di trofeì.

Ia questa guiia cantò la fama, & al sno cenno
vn’Araldo riccamente armato , e iùperbamente
vestito auanzossi nel mezzo di tutta ia Nobiltà i
e leste la disfida dei Caualiere Mancenitore.

TIAMO DI MENFI

ACHI S I PREGIA

dei nome di Caualiere.

CHl ama , e tace b Caualierì, confejfa la
necejftd di ricoprire co’lflenzjo ipropri,
o gl’dltrui difetti. Fuoco chiufo non eJ'uo-
co , ma fumo, che sujfocato trd le caligini ben totfo
fuanife in tcrbide ej'alazjom j Id doue aperta fan:-
ma chiarìfìca fSlejfa col fuo jplendore , e leuandosi
m altp efpone le fue bellezsA algiudicio del Cielo. S
vaglia il vero, perche operar di najcosto mentre
s’operi degnamente ? Non f dilettano del buio del-
la notte fe non quelle ciglia , che nonpojjono ffiene-
re la luce dclgiorno. Godonogli Da Sugerni delle