Mascardi, Vitale: Festa, Fatta In Roma, Alli 25. di Febraio MDCXXXIV. (Roma, [1635]) [Cicognara, 1440]

xelato ilnome della tua Ijìde. Hatte&i dico alme-
no nelpalefar de'tuoi amori imitato il Niio ,siumet
che rnoiìra, i riui , ma cela i fonti ,• o pur la manie-
ra apprefo dalle palme de’Campi HLsttij , che con le
radici , che afcondano fanno ahhracciar(t3 è quaji
mutuli amanti fì fecondano con joli sguardi. lo
ho ben potuto apparare dal mio Sebeto ajjai piu ce~
lebrato, che iìrepitofìo y che quei tributi jbno pìu
graditi al mare di gran bellez&a 3 cheportano nel
fìlentio la riuerenza>e non nello Hrepito dell'onde da
guerra.Temi tu3che nonfìjpegna ardor> che nofìpa-
lefìse non t’auuedi3che con lefascie delle cenerì crefce
ptu vigorofb ilfuoco.Alalconojce ilpreggio dellafìua
purijsima siamma3chiportandola fcouerta l'efìpone
ad ogni vento a rischio3che ne rimanga ojfejd.

Verro allaproua3alla qualminuiti3e t'infegna-
rd ilparagone della mia Lancia3 che viui non meno
ingannato dalla Hraniezj^a de’penfieri, che t'abba-
glia , che dall''opinione del proprio Valore3 che ti lu •
fìnga, ma Je non ti rnottripiu Valorofìo nel fìoUenere
i tuoi detti, di quel che ti fìcopri auueduto nelprofe-
rirgli3poca gionta faranno aìleglorie delCampido-
glio lepalme della tua Memfi^ch’ioprometto di con~
fecrarli con la mia deHra.

IDAK-