NVAGHITO ìl Serc-
nissimo Prencipe Alessan-

| dro Carlo di Polonia dal

desiderio di vedere Tlcalia,
per Venecia se ne venne al-
la S. Cala di Loreto , e di la
per TAbruzzo se ne passò à

dirittura à Napoli. Quando à Roma st hebbo
rauiso della lua veijuta à qtiesta volta, era già
verso il fìne di Gennaro, onde si fece fermo giu-
ditiojche vi si tratterrebbe tuttoil tempodi Car-
neuale . Ciò diede particolarmente occasione,?
airEmentistimo Sig. Cardinal Antonio Barbe-
rini di penlare à qualche sesta degna d’vn tanto
Prencipe, à fine di tenerlo diuertito in quei gior-
ni d’allegrezza con qualche nobile pastatempo.
Trouauast àpunto in Roma il Sig. Marcheso
Cornelio Bentiuogli , il quale tornato fresca-
mentediGermaniast erapoi da Ferrara trasfe-
rito alla Corte per riuerire i Padroni, e riueclerc
i suoi. Sapeua ìl Sig. Cardinale quanto egli fuste
ammaestrato in ogni caualieresca attione , &z ìl
degno laggio particolarmente, ch’ haueua da-
to nelle nozze di Parma del iuo valore . In lui
dunque volti gl’occhi , non difterì con talc->
Qpportunità à riloluerst di fare vna nobil festa di
Saracino, della quale volle, che fuste Manteni-

A

tore