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AGOSTO.
I FANTI SCRITTI DI CARRARA
Est aliquid prodire tenus, si non datur ultra. Horat.
STORIA DEL MONUMENTO
Cjffiova sperare che i cortesi nostri lettori vedranno di buon
animo interrotto anche per una volta il filo dell'escavazioni Ro*
mane per un monumento straniero , il quale anziché sorgere
dalle viscere della terra stette sugli Appennini per molti se-
coli alla vista di tutti; senza però che sia stato mai pre-
so in considerazione dagli eruditi, onde salvarlo dalla ma-
no distruggitrice del tempo e dell' uomo. A noi sembra
che il medesimo possa di non poco interessare l'Antiqua-
ria , come unico nel suo genere , e per la doppia allegoria di
cui è suscettibile : che però tanto maggior riguardo esso me-
riti, quanto è mal concio e vicino a scendere negli abissi
del Nulla . Fortunatamente , può dirsi, si è trovalo a pre-
siedere la Reale Accademia Carrarina di Belle Arti il Sig.
Bernai^dmo Conte Monzoni, quanto zelante Direttore di
quel cospicuo stabilimento , altrettanto versato nelle ame-
ne Lettere , ed Antichità. Conobbe egli che quel vetusto
anaglifo rinchiudeva tre primarie Divinità dell' antica Teo-
gonia , che non senza qualche motivo dovette essere colà
scolpito nel vivo masso di una montagna , la quale da tem-
(*) Il basso popolo eli Carrara chiama Fanti i piccoli figli . Così
per ragione desunta dalla pieciolezza , ha dato la denominazione di Fan-
ti a 3. figure di un Bassorilievo scolpito, non si sa quando, sul vivo
masso di una cava di marmi antica ; e di FAISTI SCRITTI, sia per le anti-
che iscrizioni che vi si leggevano un tempo, sia per le tante moderne poste-
vi in seguito da coloro che Io visitarono, lasciandovi scolpiti all'intor-
no i proprii nomi.
AGOSTO.
I FANTI SCRITTI DI CARRARA
Est aliquid prodire tenus, si non datur ultra. Horat.
STORIA DEL MONUMENTO
Cjffiova sperare che i cortesi nostri lettori vedranno di buon
animo interrotto anche per una volta il filo dell'escavazioni Ro*
mane per un monumento straniero , il quale anziché sorgere
dalle viscere della terra stette sugli Appennini per molti se-
coli alla vista di tutti; senza però che sia stato mai pre-
so in considerazione dagli eruditi, onde salvarlo dalla ma-
no distruggitrice del tempo e dell' uomo. A noi sembra
che il medesimo possa di non poco interessare l'Antiqua-
ria , come unico nel suo genere , e per la doppia allegoria di
cui è suscettibile : che però tanto maggior riguardo esso me-
riti, quanto è mal concio e vicino a scendere negli abissi
del Nulla . Fortunatamente , può dirsi, si è trovalo a pre-
siedere la Reale Accademia Carrarina di Belle Arti il Sig.
Bernai^dmo Conte Monzoni, quanto zelante Direttore di
quel cospicuo stabilimento , altrettanto versato nelle ame-
ne Lettere , ed Antichità. Conobbe egli che quel vetusto
anaglifo rinchiudeva tre primarie Divinità dell' antica Teo-
gonia , che non senza qualche motivo dovette essere colà
scolpito nel vivo masso di una montagna , la quale da tem-
(*) Il basso popolo eli Carrara chiama Fanti i piccoli figli . Così
per ragione desunta dalla pieciolezza , ha dato la denominazione di Fan-
ti a 3. figure di un Bassorilievo scolpito, non si sa quando, sul vivo
masso di una cava di marmi antica ; e di FAISTI SCRITTI, sia per le anti-
che iscrizioni che vi si leggevano un tempo, sia per le tante moderne poste-
vi in seguito da coloro che Io visitarono, lasciandovi scolpiti all'intor-
no i proprii nomi.