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Mormile, Giuseppe; Longo, Egidio [Printer]; Sofia, Pietro Antonio [Oth.]
Descrittione Della Citta Di Napoli, E del suo amenissimo distretto. Et Dell'Antichita Della Citta Di Pozzvolo: Con la narratione di tutti i luoghi notabili, e degni di memoria di Cuma, di Baia, di Miseno, & de gli altri luoghi convicini. ... — [Napoli]: Ad instanza di Pietro Antonio Sofia Libraro, 1625

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.63702#0142

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138 ANTICHITÀ
cósolatierie,che si come son’obligati di pésaré
a i contentile piaceri del cielo; cosi habbiano
timore delle pene dclslnferno , siano quelli
luoghi pieni di solio,di fuoco, di bitume con-
stituiti in molte parti del mondo, acciò chej
habbiam’occasione sicurissima di credere,che
nel centro della terra è l’inferno,e che’l fuoco
che tormenta i dannati sia eterno,e materiale
gii che’l vedemo euidentemente , acciò chiù
dalla vistà di quesio fuoco impariamo di so-
nar la cugine,che tiene ottusi gli intelletti no
tiri a farci Tempre malefici,e peccatori, non-u.
potendo darci ad intendere che’l fuoco del-
l’inferno ieri mini&ro castigatore delle no-
stre sceleragini. Nella Solfatara dicono i Pa-
-*:,4 dri Capuccini che habicano nella detta Chie-
sa di S. Gennaro, che spesso sono fiati egua-
gliati da iDiauoli;& che speiso senteno vlula-
ti,e terrori di grandissimo spauento.Referilce
Giulio Cesare Capaccio, che gli anni a dietro
lunardo Vairo Veso.di Pezzuole gli raccontò
che ad vrigióuine Pugliese che studiaua inNa
polbeisendogli siato rubato ciò che haueajfat
tosi tentare dal Diabolo, gli premile, che so
hauesse fatto ricuperare la robba perduta-,,
gli haurebbe fatta promissìone di darsegli in
poteftà,con farne di ciò tefiimonianza in vna
cfleguire quella diabolica volanti le ne venne ti,
il

poteftà,con famedi ciò tesiimonianza invna Ansfi
polisa Scritta col suo proprio sangue. Eper ^i
cfleguire quella diabolica voluncà le ne venne ti,ec
ib quello luogo della Solfatara, oue inuocato per «

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