poc^anzi succeduto a MonAg. Mo!za nel Velcovado di Modena; e
ne riportò i'applauso comune. Si applicò dipoi allo Audio delle
Leggi, che gli furono insegnate dal Dottore G/yp/awp
polcia Canonico delia Cattedrale di Modena, e Vicario Generale
di Monsg. Stelano Fogliani: uomo di gran fapere e comunicativa .
Nello Asilo tempo A diede eziandio allo Audio della Morale Teo-
logia ^ e della ScolaAica, tenendoA tutte queAe Scuole in diverie
ore del giorno. Nella Morale ebbe per MaeAro il P. C;'p-a%%MÌ C;'%-
della Compagnia di Gesù; Religioso di rarilAmi talenti; e di
gran dottrina; ma nella ScolaAica non ebbe la fortuna d'incontrar-
li in una buona guida : tuttavia s' accomodò a prenderla qual* era ;
ed attese, benché contro sua voglia, a Icrivere ancora delle inutili
QuiAioni, secondo il coAume degli Scolatici di quel tempo: il
che fu poi cagione, ch'egli non solo la Audiase di nuovo da se
ne'buoni Libri, ma eziandio che ne traicriveise non pochi Trattati,
per non avere il comodo di provvederli de' Libri medeAmi.
E queAi surono gli Studi del Muratori nelle pubbliche Scuo-
le. Il suo punto fermo dovevano esere la Morale Teologia, e il
Diritto Civile e Canonico. Così defaerava suo Padre; lo AeAo
gli conAgliavano lagge ed amorevoli persone , moArandogli in lon-
tananza quei prof tri, che per lo più da queAi due soli cammini
provengono a chi è arrolato nella milizia EcclesaAica. Anzi non
mancava chi gli mettese davanti la Regina delle Corti e delle Cit-
tà, ove il valore nella Giurisprudenza non va dilgiunto dalla spe-
ranza di una buona sortuna. Ed egli in latti, lusngato da sì bel-
le apparenze, s diede alla pratica delle Leggi sotto il Dottor
ZArcp/p .San;/ Consghere e Segretario di Stato di Francelco II.
Duca di Modena. Ma per poco di tempo continuò il Muratori in
queAa carriera, avendogliela latta abbandonare il Genio in lui do-
minante. La Morale non Univa di piacergli, e lo Audio delle
Leggi arrivava anche ad annoiarlo . Csy;%?%s7%?s ( così egli Icriveva
su queAo proposto nel 1721. al Conte Giovanni Artico di Por-
eia, che l'aveva ricercato della ragione de'suoi Studj ) %% /%;?/-
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^ </%//% pyp/A/^pMe Z/ Tanto opinare in elle,
e mals*
ne riportò i'applauso comune. Si applicò dipoi allo Audio delle
Leggi, che gli furono insegnate dal Dottore G/yp/awp
polcia Canonico delia Cattedrale di Modena, e Vicario Generale
di Monsg. Stelano Fogliani: uomo di gran fapere e comunicativa .
Nello Asilo tempo A diede eziandio allo Audio della Morale Teo-
logia ^ e della ScolaAica, tenendoA tutte queAe Scuole in diverie
ore del giorno. Nella Morale ebbe per MaeAro il P. C;'p-a%%MÌ C;'%-
della Compagnia di Gesù; Religioso di rarilAmi talenti; e di
gran dottrina; ma nella ScolaAica non ebbe la fortuna d'incontrar-
li in una buona guida : tuttavia s' accomodò a prenderla qual* era ;
ed attese, benché contro sua voglia, a Icrivere ancora delle inutili
QuiAioni, secondo il coAume degli Scolatici di quel tempo: il
che fu poi cagione, ch'egli non solo la Audiase di nuovo da se
ne'buoni Libri, ma eziandio che ne traicriveise non pochi Trattati,
per non avere il comodo di provvederli de' Libri medeAmi.
E queAi surono gli Studi del Muratori nelle pubbliche Scuo-
le. Il suo punto fermo dovevano esere la Morale Teologia, e il
Diritto Civile e Canonico. Così defaerava suo Padre; lo AeAo
gli conAgliavano lagge ed amorevoli persone , moArandogli in lon-
tananza quei prof tri, che per lo più da queAi due soli cammini
provengono a chi è arrolato nella milizia EcclesaAica. Anzi non
mancava chi gli mettese davanti la Regina delle Corti e delle Cit-
tà, ove il valore nella Giurisprudenza non va dilgiunto dalla spe-
ranza di una buona sortuna. Ed egli in latti, lusngato da sì bel-
le apparenze, s diede alla pratica delle Leggi sotto il Dottor
ZArcp/p .San;/ Consghere e Segretario di Stato di Francelco II.
Duca di Modena. Ma per poco di tempo continuò il Muratori in
queAa carriera, avendogliela latta abbandonare il Genio in lui do-
minante. La Morale non Univa di piacergli, e lo Audio delle
Leggi arrivava anche ad annoiarlo . Csy;%?%s7%?s ( così egli Icriveva
su queAo proposto nel 1721. al Conte Giovanni Artico di Por-
eia, che l'aveva ricercato della ragione de'suoi Studj ) %% /%;?/-
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