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Napoli nobilissima: rivista d' arte e di topografia napoletana — 7.1898

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Napoli nobilissima. Rivista di topografia ed arte napoletana. Fasc. IX
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Una risposta ad Emilio Bertaux intorno alla prezesa influenza dell'arte francese nella puglia ai tempi di Federica II
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Notizie ed osservazioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.70010#0166

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I5o

NAPOLI NOBILISSIMA

Queste parole adunque chiaramente ci dicono, che l’ar-
chitetto del ricordato campanile fu il protomaestro Gor-
diano ed il costruttore suo fratello Maraldo, i quali lo
innalzarono nel 1274. Ma di qual luogo erano cotesti ar-
tisti? L’epigrafe dice ch’essi erano di Monte S. Angelo.
E questo paese sarà forse messo nella Champagne o nella
Lorena? Ma mi dica, di grazia, qualche parola il signor
Bertaux: ed egli, scappando ad ogni ragione, rimane inter-
detto a rispondermi; per la qual cosa io son costretto a
fare una volta sola, almeno, una congettura, ed è la se-
guente: Non poteva il detto Maraldo nella sua gioventù
concorrere con l’opera sua in compagnia di altri artefici
ad innalzare la reggia di Castel del Monte sotto gli ordini
di Federico? ad esser più tardi, per le opere compiute
e per la perizia acquistata nell’arte, divenuto protomae-
stro, come vedesi ricordato nella iscrizione della torre
campanaria di Monte S. Angelo? La somiglianza delle
forme delle torri del detto Castello con quella del cam-
panile, chiaramente lo dice; la ragiona cronologica di at-
tribuire alla stessa persona la costruzione, e del primo e
del secondo monumento, pienamente la conferma. Il Ca-
stel del Monte fu cominciato nel 1240, la torre campanaria
della chiesa di Monte S. Angelo fu fatta nel 1274. Adunque
Maraldo, architetto di questa torre, non poteva nella sua
gioventù prender parte alla costruzione del Castel del
Monte, imparando così l’arte di edificare alla scuola del
grande Federico? Eppure, quasi fossimo nella Lapponia o
in una landa africana, il signor Bertaux afferma che Gior-
dano di Monte S. Angelo est le dernier èlève de l’ècole dont
Philippe Chinard est le seul représentant devant l’Histoire!
A queste si potrebbero aggiungere moltissime altre os-
servazioni, che noi intralasciamo per non ingenerare nel-
l’animo del lettore quella stanchezza che si chiama noia.
Per noi basti solo quel che abbiam detto intorno al con-
tenuto della epigrafe messa sulla porta del Castel di Trani,
alla vita di Filippo Cinardo ed all’Arte Pugliese, per con-
chiudere: che la tesi del signor Emilio Bertaux è gover-
nata da una scienza inesatta, spesso falsa, sempre sterile.
Imperocché, egli non prende la questione come si trova
e la fa camminare innanzi, ma la devia mettendoti per
una selva oscura, senza darti nemmeno il tempo di fare
un’osservazione intorno a’ fatti de’ quali tu vuoi avere co-
gnizione. Altre, ben altre sono le notizie de’ monumenti
pugliesi, che bisogna ricercare nella storia di Federico IL
Si dice che l’instancabile scrittore abbia intenzione di pub-
blicare un nuovo lavoro di nobilissimo argomento; possa
riuscirvi tanto felicemente da farci dimenticare gli errori
delle monografie da noi esaminate! Che Iddio lo aiuti
nelle sue ardite peregrinazioni e San Remigio lo abbia
nella sua buona guardia.
Giambattista Nitto De Rossi.

NOTIZIE ED OSSERVAZIONI
Commissione municipale dei monumenti.
Riunione del i.° luglio sotto la presidenza del prof. Giulio de
Petra :
1. Il prof. Folinea riferisce sul ribassamento del chiostro di S. Ago-
stino alla Zecca.
2. Si dà incarico alla Sottocommissione per Castelcapuano di esa-
minare quali lavori debbano farsi nella cappella di quel castello, cu-
rando che siano rispettati i dipinti a fresco che l’ornano.
3. Si nomina una Sottocommissione composta dei signori Correrà,
Miola, Mancini, Pisante, Galante e Colonna, segretario, per riferire
sui lavori di restauro iniziati nella chiesa di S. Aniello a Caponapoli.
4. Si dà incarico alla Sottocommissione per la Chiesa di S. Maria
del Parto di recarsi ad esaminare se si sieno iniziati i lavori proposti
per quella chiesa dall’ufficio Regionale per la conservazione dei mo-
numenti.
*
* *
Segue:
Riunione del 22 luglio sotto la presidenza dell’arch. Pisante:
1. Si approva la relazione della Sottocommissione intorno al re-
stauro della chiesa di S. Aniello a Caponapoli e la lettera al Sindaco
sullo stesso argomento.
2. Si approva la proposta di rintelare il dipinto di Giacinto Diana,
posto nella volta di S. Andrea delle Dame, e si fa istanza al Sindaco
che il Comune concorra alla spesa colla somma di lire quattrocento
da prelevarsi dall’articolo « Conservazione dei monumenti ».
3. È tornato a luce nella parete laterale della chiesa della Pieta-
tella un affresco di mediocre pennello della fine del sec. XVI, che
sarebbe stato opportuno di conservare, essendovi rappresentata l’imma-
gine originaria titolare di quella chiesetta. Ma il popolino, seguendo,
con intento diverso, la mania di certi touristes, ne ha distaccato gran
parte per conservarne dei pezzetti. Si delibera di far ritrarre ad ac-
querello quello che è rimasto.
4. Si ebbe notizia che nel demolirsi il Conservatorio dell’Arte della
lana era venuta a luce un’iscrizione moderna, ma non fu possibile
ricuperarla. Si delibera perciò di raccomandare all’ispettorato del Ri-
sanamento perchè ordini nuove ricerche.
5. Si delibera che siano riattivati parecchi restauri rimasti in so-
speso e si fa istanza al Municipio che ne assegni i fondi, prelevandoli
dall’articolo « Conservazione dei monumenti ».
6. Si approva la lettera scritta al Sindaco in ordine alla conserva-
zione dell’epigrafe presso la grotta di Pozzuoli.
7. Con questa tornata si sospendono le adunanze ordinarie, rimet-
tendosi al Presidente di convocare straordinariamente la Commissione
ove se ne dia il bisogno.
* *
Segue:
Adunanza straordinaria del 27 luglio sotto la presidenza dell’arch.
Pisante :
1. Si delibera di covrire con una tettoia la fontana della Sirena
presso la chiesa di S. Caterina Spinacorona a Porto, per garentirla
dai danni, giacché, non ostante il muro che la circonda, sulla povera
fontana si continuano a lanciare immondizie dalla strada e dalle case
circostanti.
2. Si accetta la proposta di conservare in Donnaregina le due iscri-
zioni, l’una su legno e l’altra su marmo, che ricordano nel fondaco
S. Camillo la bisca famosa frequentata dal santo prima della sua
conversione.
 
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