RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA
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rese dal secolo XI al XIV. Si può cominciare dal-
1’ osservare la sedia vescovile di Canosa, i bassorilievi
della cattedrale di Molletta e la lunetta della chiesa
di S. Andrea a Barletta, dove
Andria: pittura a fresco della cripta
di Santa Croce.
è ancora evidente
l’influenza bizan-
tina, e seguire lo
svolgersi dello
stile romanico
dai capitelli della
cripta e dalla
porta dei leoni
di S. Nicola di
Bari ( riprodotta
integralmente) ai
capitelli della cat-
tedrale di Biton-
to, della quale è
pure riprodotta
la porta princi-
pale, alle scultu-
re della cattedra-
le di Ruvo e di
Andria: pittura a fresco della cripta di Santa Croce.
(Creazione di Èva).
Bari e specialmente a quelle finissime della cattedrale di
Trani (T). L’arte del tempo svevo, che forma oggetto ora
di un così appassionato dibattito, è qui rappresentata da
alcuni capitelli dei ca-
stelli di Bari e di Gio-
ia del Colle, da alcuni
frammenti ornamen-
tali della chiesa di
S. Domenico a Co-
rato, e dai seguenti
pezzi rilevati a Castel
del Monte: parte del
portale, angolo della
incorniciatura di una
finestra del cortile, due
capitelli del primo pia-
no e due del secon-
do, due basi, aggiusta-
mento di una porta
interna, tre cunei delle
volte, tre cornici, e
sette mensole. Richia-
miamo l’attenzione
principalmente su al-
cune fra queste, prima
perchè erano rimaste finora inavvertite essendo poste in
una delle torri scarsamente illuminata e poi per additare un
(1) Cfr. Nap. Nob., voi. II passim.
raffronto. Queste mensole sono costituite da figure umane
disposte in varie pose singolarmente simili a quelle che
sostengono la colonna centrale del pulpito di Nicola Pi-
sano nel Battistero di
Pisa. La tomba della
famiglia Falcone nella
cappella di S. Marghe-
rita a Bisceglie (opera
di Pietro Facitolo da
Bari), due capitelli del-
la cattedrale di Bitetto,
e alcuni pezzi del por-
tale della basilica d’ Al-
tamura mostrano lo
stato che aveva rag-
giunto la scultura in
Puglia tra il finire del
secolo XIII e la prima
metà del XIV. Peccato
che quell’ ultimo porta-
le, dall’ ornamentazio-
ne così ricca e dalle
rappresentazioni così
piene di vita, non sia
stato riprodotto inte-
gralmente. Ai gessi sono aggiunti alcuni disegni, esposti
in una sala vicina, fra i quali notiamo le copie dei freschi
della cripta di S. Croce ad Andria, della chiesa di S. Leo
a Bitonto, e della cattedrale di Ruvo e l’intero ripristino
Cattedrale vecchia di Molfetta: antichi stalli dei canonici.
: antichi stalli dei canonici.
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rese dal secolo XI al XIV. Si può cominciare dal-
1’ osservare la sedia vescovile di Canosa, i bassorilievi
della cattedrale di Molletta e la lunetta della chiesa
di S. Andrea a Barletta, dove
Andria: pittura a fresco della cripta
di Santa Croce.
è ancora evidente
l’influenza bizan-
tina, e seguire lo
svolgersi dello
stile romanico
dai capitelli della
cripta e dalla
porta dei leoni
di S. Nicola di
Bari ( riprodotta
integralmente) ai
capitelli della cat-
tedrale di Biton-
to, della quale è
pure riprodotta
la porta princi-
pale, alle scultu-
re della cattedra-
le di Ruvo e di
Andria: pittura a fresco della cripta di Santa Croce.
(Creazione di Èva).
Bari e specialmente a quelle finissime della cattedrale di
Trani (T). L’arte del tempo svevo, che forma oggetto ora
di un così appassionato dibattito, è qui rappresentata da
alcuni capitelli dei ca-
stelli di Bari e di Gio-
ia del Colle, da alcuni
frammenti ornamen-
tali della chiesa di
S. Domenico a Co-
rato, e dai seguenti
pezzi rilevati a Castel
del Monte: parte del
portale, angolo della
incorniciatura di una
finestra del cortile, due
capitelli del primo pia-
no e due del secon-
do, due basi, aggiusta-
mento di una porta
interna, tre cunei delle
volte, tre cornici, e
sette mensole. Richia-
miamo l’attenzione
principalmente su al-
cune fra queste, prima
perchè erano rimaste finora inavvertite essendo poste in
una delle torri scarsamente illuminata e poi per additare un
(1) Cfr. Nap. Nob., voi. II passim.
raffronto. Queste mensole sono costituite da figure umane
disposte in varie pose singolarmente simili a quelle che
sostengono la colonna centrale del pulpito di Nicola Pi-
sano nel Battistero di
Pisa. La tomba della
famiglia Falcone nella
cappella di S. Marghe-
rita a Bisceglie (opera
di Pietro Facitolo da
Bari), due capitelli del-
la cattedrale di Bitetto,
e alcuni pezzi del por-
tale della basilica d’ Al-
tamura mostrano lo
stato che aveva rag-
giunto la scultura in
Puglia tra il finire del
secolo XIII e la prima
metà del XIV. Peccato
che quell’ ultimo porta-
le, dall’ ornamentazio-
ne così ricca e dalle
rappresentazioni così
piene di vita, non sia
stato riprodotto inte-
gralmente. Ai gessi sono aggiunti alcuni disegni, esposti
in una sala vicina, fra i quali notiamo le copie dei freschi
della cripta di S. Croce ad Andria, della chiesa di S. Leo
a Bitonto, e della cattedrale di Ruvo e l’intero ripristino
Cattedrale vecchia di Molfetta: antichi stalli dei canonici.
: antichi stalli dei canonici.