3?
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„ scoperte, vi sossero quei Lucili, nei quali s' accomodavano tanaglie
(descritteci (a) da Vitruvio), con cui dagli antichi venivano bran-
cate le gran pietre, e riposte ne" loro nicchj nell'opera: istrumento
anche oggidì praticato dagli Architetti, ma fatto diversamente a
„ soggia di cuneo, detto Ulìvella3 ritrovato, per quello che si dice, dal
„ grande Architetto Filippo di Ser Brunellesco Fiorentino, nell'andar
„ anch'egli investigando sopra le rovine delle antiche sabbriche di
, Roma . Ma per quanto minute e diligenti siano state le mie osser-
vazioni, non mi riuscì di scoprire vestigio alcuno di tali sori; onde
sono anche all'oscuro del modo, col quale siano state quivi riposte
sì grosse pietre. Consesso il vero che, quando mi venne in pensiero
,, di praticare simile osservazione , io m' era invanito d' averne satta
sicura scoperta. Imperocché dall'ampiezza, e dalla sorma de'buchi
si sarebbe rilevata la grandezza delie tanaglie, le quali soleansi a
tale uopo praticare, e delle quali. Vitruvio non ci dà le misure.
„ Ciò dunque riserbisi ad altro o più diligente, o più fortunato in-
5, vestiinitore di quello che io sono. A me basta che non mi sia sfug-
„ gjto di mente quanto dovevasi cercare da chi è studioso delle ope-
., re antiche ".
In certi serragli degli Archi, che non sono corrosi, si osservano
ancora scolpiti alcuni se»;ni, i quali dovrebbero esercitare gli eruditi
nella ricerca del loro significato. Nel serraglio ( Tav. Vili Fig. V)
dell'arco di mezzo alla parte del mare vi è scolpita una corona; che
per essere troppo maltrattata dal tempo non si può rilevare di quale
specie sossero le soglie rappresentate. In altra serraglio dell'arco vici-
no verso la città evvi intagliato un Vaso, ed in altro sull'altro lato
una non molto grande e piana Patera . Così pure nel serraglio dell'ar-
co di mezzo alla parte del monte si vede un'altra Faterà., ma mag-
giore di diametro, e di sorma più ornata. Il serraglio sinabnenie. dell'
arco vioino alla parte del borgo è ornato con la sigura di un Lituo.
Pare ci.e tutti questi sregi e gli altri, che più non appariscono per le
altre squarciatale degli altri cinque serragli, sossero marcie deli' Au-
gurato, a riserva però della corona scolpita nel più cospicuo serraglio
del Ponte, che suse era una corona civica; e ciò appunto perchè ve.
niva ad essere un simbolo di una virtù luminosa, di cui si pregiavano
( a ) Lib. X.c. ii.
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„ scoperte, vi sossero quei Lucili, nei quali s' accomodavano tanaglie
(descritteci (a) da Vitruvio), con cui dagli antichi venivano bran-
cate le gran pietre, e riposte ne" loro nicchj nell'opera: istrumento
anche oggidì praticato dagli Architetti, ma fatto diversamente a
„ soggia di cuneo, detto Ulìvella3 ritrovato, per quello che si dice, dal
„ grande Architetto Filippo di Ser Brunellesco Fiorentino, nell'andar
„ anch'egli investigando sopra le rovine delle antiche sabbriche di
, Roma . Ma per quanto minute e diligenti siano state le mie osser-
vazioni, non mi riuscì di scoprire vestigio alcuno di tali sori; onde
sono anche all'oscuro del modo, col quale siano state quivi riposte
sì grosse pietre. Consesso il vero che, quando mi venne in pensiero
,, di praticare simile osservazione , io m' era invanito d' averne satta
sicura scoperta. Imperocché dall'ampiezza, e dalla sorma de'buchi
si sarebbe rilevata la grandezza delie tanaglie, le quali soleansi a
tale uopo praticare, e delle quali. Vitruvio non ci dà le misure.
„ Ciò dunque riserbisi ad altro o più diligente, o più fortunato in-
5, vestiinitore di quello che io sono. A me basta che non mi sia sfug-
„ gjto di mente quanto dovevasi cercare da chi è studioso delle ope-
., re antiche ".
In certi serragli degli Archi, che non sono corrosi, si osservano
ancora scolpiti alcuni se»;ni, i quali dovrebbero esercitare gli eruditi
nella ricerca del loro significato. Nel serraglio ( Tav. Vili Fig. V)
dell'arco di mezzo alla parte del mare vi è scolpita una corona; che
per essere troppo maltrattata dal tempo non si può rilevare di quale
specie sossero le soglie rappresentate. In altra serraglio dell'arco vici-
no verso la città evvi intagliato un Vaso, ed in altro sull'altro lato
una non molto grande e piana Patera . Così pure nel serraglio dell'ar-
co di mezzo alla parte del monte si vede un'altra Faterà., ma mag-
giore di diametro, e di sorma più ornata. Il serraglio sinabnenie. dell'
arco vioino alla parte del borgo è ornato con la sigura di un Lituo.
Pare ci.e tutti questi sregi e gli altri, che più non appariscono per le
altre squarciatale degli altri cinque serragli, sossero marcie deli' Au-
gurato, a riserva però della corona scolpita nel più cospicuo serraglio
del Ponte, che suse era una corona civica; e ciò appunto perchè ve.
niva ad essere un simbolo di una virtù luminosa, di cui si pregiavano
( a ) Lib. X.c. ii.