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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 19.1913

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Roma. Scavi nelle catacombe romane
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Grotta Ferrata
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https://doi.org/10.11588/diglit.19827#0232

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230

NOTIZIE

Di tutto ciò renderà conto nel seguente fascicolo il bene-
merito segretario della Commissione Barone Rodolfo Kanzler;
ed egli ha già cominciato a preparare a tale scopo una diligente
relazione la quale potrà essere completata soltanto nella sta-
gione estiva che è la più adatta per passare in rassegna tutto
ciò che si è rinvenuto durante il periodo degli scavi.

Grotta Ferrata.

Scoperta di un antico cimitero cristiano.

Fino dall’ anno 1905 nella proprietà Gentilini posta al
decimo miglio della via Latina, presso la odierna villa Senni,
si aprì casualmente l’accesso ad un’antica scala che metteva
ad alcune gallerie sotterranee scavate nel tufo con loculi
aperti nelle pareti. Tale scoperta restò sconosciuta al pubblico
per alcuni anni e nulla si potè riconoscere di importante in
quel luogo essendo quelle gallerie in gran parte ripiene di
terra. Deve dirsi però ad onore del vero che l’egregio ed
eruditissimo cultore di antichità Discutane Dottor Seghetti,
riconobbe subito in quell’ipogèo un cimitero cristiano, e fece
sempre le più vive premure onde questa scoperta fosse presa in
considerazione e si procedesse ad uno scavo in quel luogo.

Nel passato decembre 1912 i monaci Basiliani di Grotta
Ferrata in vista di questo monumento acquistarono una parte
della vigna Gentilini e cominciarono a fare alcuni tasti in quel
sotterraneo, i quali permisero di constatare che il cimitero
meritava di essere esplorato. Presi dopo ciò i necessari accordi
con la Commissione di Archeologia sacra, i monaci stessi vi
intrapresero uno scavo regolare, assistiti dal P. Sisto Scaglia.
E questo scavo fu poi visitato dal segretario della Commissione
suddetta, dallo scrivente, e da altri membri della medesima.

Il cimitero che si è ora esplorato appartenne al territorio
dell’antico Tusculum, sulle cui memorie cristiane si hanno
ben scarse notizie, ignorandosi ancora se vi fossero stati dei
 
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