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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0269
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Bibiiotechis 247
tre stanze senza o rnamenti, nelle quali sono le scansìe
co’ libri, e si giunge poi ad una in cui nella volta veg-
gonsi vaghe pitture, come pure nell’ alto delle pareti :
ivi ora è raccolto il gabinetto delle stampe in rame, e
vi si vede riunito quanto di raro può desiderarsi in
fatto di antiche incisioni. Diede principio a questa pre-
giatissima collezione Pio VI. e di mano in mano ven-
ne aumentata da’ suoi successori. Le pitture di questa
stanza furono condotte dal Pinturicchio, che vi rap-
presentò le virtù teologali , le morali, le scienze e le
arti liberali, ripartite in così numerose e ben distinte
composizioni , che quantunque guaste dal tempo pure
accrescono infinita magnificenza al luogo. La stanza che
viene dopo fu colorita anch’ essa dal medesimo Pintu-
ricchjo. Egli vi rappresentò colla sua solita purgata ma-
niera il martirio di s. Sebastiano, la visitazione di s. Eli-
sabetta, s. Antonio abbate che si reca a visitar s. Paolo
primo eremita, s. Caterina in atto di sostenere una di-
sputa al cospetto dell’ imperato!’ Massimiano , s. Bar-
bara che si sottrae alle insidie preparatele dal padre,
s. Giuliano di Nicomedia, ed una bella immagine di no-
stra Donna. Questi dipinti che tanta bontà accolgono
in ogni loro parte vengono accompagnati con decora-
zioni non meno stimabili, rappresentanti vaghe prospet-
tive, frammezzo a cui veggonsi risaltare assai bene al-
cuni rilievi di stucco messi a oro, inventati dallo stes-
so artefice. Tiene il centro di questa sala un prezioso
tripode di marmo. La terza sala ha di lunghezza pal-
mi 38 ed è larga 46: la sua volta è divisa da un arco
tutto ornato di stucchi dorati, il quale forma due cro-
cere , in cui veggonsi diversi grotteschi con geroglifici
alludenti all’ arme d’Alessandro VI., ed in ciascuna ero-
cera sono quattro tondi con entrovi una mezza figura
d’un profeta, f vani che restano dalle imposte all’ insù
 
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